Orig.: Australia (2014) - Sogg.: basato sul racconto "Tutti voi zombie" di Robert Anson Heinlein - Scenegg.: Peter Spiering e Michael Spiering - Fotogr.(Scope/a colori): Ben Nott - Mus.: Peter Spiering - Montagg.: Matt Villa - Dur.: 97' - Produz.: Paddy McDonald, Tim McGahan, Peter Spiering, Michael Spiering.
Interpreti e ruoli
Ethan Hawke (il barista), Sarah Snook (la madre nubile), Noah Taylor (Mr. Robertson), Christopher Kirby . (agente Miles), Madeleine West (signora Stapleton), Freya Stafford (Alice), Jim Knobeloch (dottor Belfort), Elise Jansen (l'infermiera), Cate Wolfe (Beth), Rob Jenkins (Mr. Jones), Tyler Coppin (dottor Heinlein), Christopher Stollery (intervistatore), Alexis Fernandez (Marcy), Ben Prendergast (dottor Clarke), Dennis Coard . (sindaco Davidson)
Soggetto
Un agente temporale, giunto all'ultimo incarico, è chiamato a confrontarsi con le modalità di cattura di un criminale che da sempre continua a sfuggirgli. La strada scelta passa attraverso una serie intricata di viaggi spazio temporali. L'obiettivo è salvare migliaia di vite messe in pericolo dai piani del terribile criminale.
Valutazione Pastorale
Il racconto "Tutti voi zombie" comincia con un giovane uomo, conosciuto come "la madre nubile", che racconta la strana storia della vita di un barista, destinato a svolgere un ruolo via via più importante. La storia coinvolge numerosi viaggi spazio temporali e l'azione si sposta tra il 1945 e il 1993. In sede di sceneggiatura avviene qualche cambiamento, e l'agente temporale assume il ruolo del barista che ascolta il lungo racconto della madre nubile. Si traccia di un approccio alquanto elaborato che scarica su tutto il resto una materia destinata ad aggrovigliarsi. Molti passaggi risultano non proprio necessari, il ritmo narrativo subisce grosse decelerazioni, si cambia epoca in modo inatteso e poco coerente, da ultimo il cambiamento uomo/donna della protagonista è raccontato in forme un po' approssimative e disordinate. Si capisce che i due australiani hanno una gran voglia di creare uno scenario visionario e imaginifico, dove presente e passato perdono i connotati dentro uno smarrimento della ragione e della realtà. La soglia del non visibile è accostata ma non superata. Al momento di fare il passo decisivo, lo sguardo resta incagliato sulla imperscrutabilità dell'irrazionale. Materia ardua, svolgimento confuso e film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile per la buona confezione e superficiale per il disordine tematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni soprattutto per appassionati del 'genere' sci-fy e dei viaggi nel tempo.