Orig.: Italia (1999) - Sogg.: Eugenio Melloni - Scenegg.: Eugenio Melloni, Stefano Incerti - Fotogr.(Scope/a colori): Pasquale Mari - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Carlotta Cristiani - Dur.: 100' - Produz.: Cecchi Gori Group Fin.Ma.Vi. - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Said Taghmaoui (Ali Ben Jellam), Vincenzo Peluso (Luca), Ninni Bruschetta (Domenico), Gigi Savoia (Vito), Simona Cavallari (Angela), Maud Buquet (Assia), Peppino Mazzotta (Matteo), Antonella Attili (Rosina)
Soggetto
In Puglia, il giovane Alì, tunisino,sta per sposare la figlia del boss per cui lavora. I tavoli sono apparecchiati, gli invitati sono arrivati, ma la cerimonia non comincia. All'ultimo momento Alì scappa e si rifugia in un albergo con Assia, la ragazza di cui é innamorato. Intanto Domenico e Vito, due scagnozzi dipendenti dello stesso boss, si incontrano e, sul lungomare, decidono di approfittare della giornata tranquilla per fare qualche guadagno extra, derubando alcuni clandestini. In quella zona c'é un ufficio postale, dove gli impiegati Luca e Matteo sono in forte conflitto con il direttore e temono per la possibile chiusura dell'esercizio. Succede che altri killer al soldo del boss arrivano nell'albergo per eliminare Alì, che però in un secondo momento riesce ad ucciderli e a fuggire. Domenico e Vito arrivano all'ufficio postale, dove il primo entra per cambiare la valuta straniera di cui é in possesso. Nello stesso luogo arriva anche Alì, ferito e sanguinante. Dopo attimi di tensione, all'interno dell'ufficio si apre una cruenta sparatoria. Uno degli impiegati ne approfitta per uccidere il capo, e poi anche Alì. Anche i due scagnozzi muoiono. Quando arriva la polizia,si pensa ad un regolamento di conti. In fondo, sulla spiaggia, il sole sta tramontando.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un racconto dai toni fortemente drammatici, concepito come un crescendo di atmosfere via via sempre più tese e nervose. Sono ben risolti il taglio incalzante dell'azione e l'ambientazione senz'altro inconsueta tutta in esterni in una Puglia dai colori vivi e forti. Resta invece deficitaria l'organizzazione complessiva del racconto, sconnessa in più punti nella successione dei tre episodi che si sovrappongono in modo spesso troppo rapido. A restare poco chiare sono, alla fine, le motivazioni della storia: forse uno sguardo sul crimine organizzato e la malavita spicciola come frutto di una condizione sociale degradata; forse le difficoltà di rapporti con la nuova immigrazione; forse un semplice pretesto per una sorta di 'gangster movie' all'americana. Difronte a tanto disordine, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, proprio per l'alternarsi di momenti più e meno convincenti, e velleitario per la sensazione di incertezza e di incompiutezza che lascia.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film può essere proposto in occasioni particolari, come esempio di cinema italiano tutta azione e poca ideologia fine anni Novanta.