Sogg. e Scenegg.: Richard Linklater, Kim Krizan - Fotogr.: (normale/a colori) Lee Daniel - Mus.: Autori vari - Montagg.: Sandra Adair - Dur.: 94' - Produz.: Anne Walker Mc Bay
Interpreti e ruoli
Ethan Hawke (Jesse), Julie Delpy (Celine), Andrea Eckert, Hanno Poschl, Karl Bruckschwaiger, Tex Rubinowitz, Erni Mangold, Dominik Castell, Haymon Maria Buttinger, Harold Waiglein, Bilge Jeschim
Soggetto
una coppia di litigiosi vicini di scompartimento inducono Celine, francese, 23 anni, di ritorno a Parigi da Budapest, a cambiare posto sul treno. Fa conoscenza così con il venticinquenne Jesse, statunitense, che a Vienna deve prendere un aereo per rientrare dalle ferie. Celine accetta di passare la notte a vagabondare per Vienna col giovane, e tra i due nasce una progressiva confidenza, cui subentra un notevole interesse. La loro lunga conversazione tocca svariati argomenti, dalle prime esperiemze sentimentali alla paura della morte, dall'odio impotente per le guerre che si verificano in varie parti del mondo alla reincarnazione. Dopo aver avvicinato due studenti attori che li invitano ad una rappresentazione teatrale d'avanguardia, passano in un negozio di vecchi dischi dove ascoltano l'artista Bloom che canta "Come here"; si recano al cimitero dei senza-nome; salgono sulla grande ruota del Prater; incontrano un bizzarro poeta di strada ed un'indovina che legge la mano a Celine. In chiesa si interrogano sulla fede che non possiedono; poi lui parla del matrimonio quacchero cui ha assistito. Emergono infine i reciproci fallimenti sentimentali: la ragazza di Jesse, borsista a Madrid, lo ha lasciato e Celine si è lasciata con un uomo insopportabile. Successivamente pranzano in un ristorante e fingendo di telefonare ai rispettivi amici rivelano i loro reciproci sentimenti. Infine trascorrono il resto della notte al parco baciandosi, incerti se avere un rapporto sessuale, perché si sono promessi di non incontrarsi mai più. Alla stazione però ci ripensano e promettono di rivedersi dopo sei mesi a Vienna.
Valutazione Pastorale
Parole, parole, parole (a volte grossolane), potrebbe essere il sottotitolo di questa commedia diretta "con tocco" patinato e un poco dolciastro da Richard Linklater, che presenta, come co-protagonista del breve incontro-inchiesta dei due giovani, una città sempre in bilico tra il dettaglio interessante e la cartolina banale. Se il film ha un inizio abbastanza felice e l'impianto, indubbiamente ambizioso ma funzionale in teoria, lascerebbe sperare in un racconto teso e interessante, atto a stimolare nello spettatore giovane cui è dedicato una partecipazione emotiva, la delusione e una certa noia prendono dopo un poco il sopravvento, e le continue evoluzioni mimiche e verbali dei protagonisti, anziché accrescere la simpatia e quindi il coinvolgimento con i loro problemi, fa sì che si finisca per desiderare che faccia giorno al più presto e ciascuno se ne vada finalmente per i fatti suoi. Gli interpreti, lei in particolare, si sono impegnati per suffragare il tentativo della regia e della sceneggiatura di offrire un film "on the road", ma tutto suona pensato e ripensato "prima" che accada, dai vari discorsi agli incontri coi personaggi della Vienna notturna che dovrebbero essere tipici ma qui danno l'impressione di essere stati accuratamente selezionati e radunati da un'agenzia turistica. Il profluvio di frasi e il coinvolgimento sentimentale tra i due, anziché esprimere sentimenti autentici vissuti da giovani di oggi, sembra piuttosto l'idea di certi giovani d'oggi che si sono fatta gli autori del film.