Sogg.: Dal lavoro teatrale di Neil Simon - Scenegg.: Neil Simon - Fotogr.: (panoramica/a colori) Johnny E. Jensen - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: Steven Cohen - Dur.: 90' - Produz.: Ray Stark
Interpreti e ruoli
Irene Worth (Signora Kurnitz), Mercedes Ruehl (Bella Kurnitz), Richard Dreyfuss (Louie Kurnitz), Brad Stoll (Jay Kurnitz), Mike Damus (Arty Kurnitz), Jack Laufer (Eddie Kurnitz), David Strathairn (Johnny), Susan Merson (Gert Kurnitz), Robert Guy Miranda (Hollywood Harry)
Soggetto
nel 1942 negli Stati Uniti, indebitato pesantemente, Eddie Kurnitz, da poco vedovo, si vede costretto ad affidare alla propria anziana madre i due figli, Jay di 15 anni, e Arty di 13. Azzoppata da un cavallo durante una manifestazione antisemita a Berlino, appena dodicenne, e perso il marito e due figli, la nonna dei due ragazzi ha maturato un carattere inflessibile ed arcigno, nonchè un morboso attaccamento al denaro ed all'ordine. La zia Bella, la figlia che vive con lei accudendola, pur avendo problemi psicologici, è generosa e piena di slanci, ed ha un flirt con l'inserviente del vicino cinema, Johnny, anche lui legato morbosamente ai genitori. La nonna tratta i nipoti con durezza impegnandoli nella manutenzione del negozio di dolciumi che possiede. L'arrivo dello zio Louie, un individuo implicato in dubbi affari e che ha derubato il gangster Hollywood Harry, che lo bracca invano, dà alla vita dei ragazzi una nuova impronta. C'è anche l'altra zia, Gert, che ha contratto un difetto di respirazione, dovuto all'educazione prussiana della madre. Louie, con la complicità di Jay, riesce a sfuggire a Hollywood rubandogli addirittura l'automobile, dopo aver ceduto 5000 dollari del "malloppo" alla sorella che, delusa da Johnny, più immaturo di lei, ha uno scontro durissimo con la madre, rinfacciandole tutto in un drammatico scontro che induce, per la prima volta, l'anziana madre al pianto. Frattanto Eddie torna a prendersi i ragazzi, che qualche tempo dopo ricevono una lettera da zia Bella: è in Florida, dove ha trovato un lavoro e nuove ragioni di vita.
Valutazione Pastorale
Neil Simon cede in questa commedia il passo al drammaturgo: cosa c'è di più drammatico di quella sorta di "zoo" di vetro dove s'aggira, nel suo dolore inconsolabile e represso che la ricopre come una sorta di corazza, la terribile nonna Kurnitz, vittima ed aguzzina allo stesso tempo? Accanto alla madre, la figura, disegnata con una memorabile interpretazione da Mercedes Ruehl, della svampita, tenera, vitalissima Bella la quale riesce, con la forza della disperazione che nasce da chi oramai non ha più nulla da perdere, a sottrarsi al giogo ossessivo e protettivo della madre. Giogo da cui Louie si è sottratto, mentre Eddie, personaggio di contorno, che si limita a comparire all'inizio ed alla fine del film, è ancora terrorizzato dalla genitrice. Un film che vive di molte risorse, mettendo in contrapposizione due figure femminili che della donna disegnano, agli estremi, le qualità positive e negative: chiusura, durezza di cuore, possessività maniacale dei figli da una parte; generosità, slancio, comprensione e dolcezza dall'altra. Tutto viene filtrato dagli occhi svegli di Jay, il quindicenne che, col gustoso contrappunto del fratello minore, frequenta in meno di un anno una scuola di sopravvivenza del tutto particolare, imparando molto sulla natura umana, sui suoi dolori e sulle sue speranze, sulle sue miserie e sulle sue grandezze. Non mancano opportune aperture ironiche e grottesche: il bagno notturno di zio e nipoti; la partita a poker tra Lovie e Arty; certi dialoghi tra Bella e Johnny; la magistrale scena in cui Bella annuncia di volersi sposare. Un plauso a Dreyfuss e alla Worth, nonchè alla pregevole colonna sonora di Elmer Bernstein.