Orig.: Stati Uniti (2012) - Sogg.: Michael Bacall - Scenegg.: Matt Drake, Michael Bacall - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ken Seng - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Jeff Groth - Dur.: 88' - Produz.: Todd Phillips - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Thomas Mann (Thomas), Oliver Cooper (Costa), Jonathan Daniel Brown (JB), Dax Flame (Dax), Kirby Bliss Blanton (Kirby), Brady Hender (Everett), Nick Nervies (Tyler), Alexis Knapp (Alexis), Miles Teller (Miles), Peter MacKenzie (papà di Thomas), Caitlin Dulany (mamma di Thomas), Rob Evors (Rob), Rick Shapiro (T Rick), Brendan Miller . (Brendan)
Soggetto
E' il compleanno del diciassettenne Thomas, e i suoi amici Costa e JB decidono di organizzare una festa nella grande casa dei genitori di lui, che partono per il week end. Quando è il momento, arriva un numero incredibile di ragazzi, il divertimento esplode, musica e rumori si alzano a ritmi incontrollabili, i vicini cominciano a protestare, la polizia arriva una prima volta, va via, poi torna quando la situazione è ormai incontrollabile. La villa va a fuoco, i danni sono enormi. I tre ragazzi sono accusati di gravi colpe, ma, quando tornano a scuola, ricevono l'applauso dei compagni. Anche le televisioni si interessano alle loro imprese...
Valutazione Pastorale
Dice lo scrittore Michael Bacall: "(...) L'idea era quella di creare la più folle festa di liceo di tutti i tempi. Chiaramente avevamo bisogno di un lanciafiamme. Il resto della storia è venuto da sè in un paio di settimane". Quello della festa di liceo è un 'genere' americano con un lunga storia alle spalle. Una scelta di titoli potrebbe essere utile a ricostruire l'evoluzione/involuzione del racconto, la sua capacità di porsi come riflesso di un periodo, di ritratto di costume e di abitudini. Qui il racconto si lega all'idea del finto documentario, ossia quella soluzione per cui un personaggio è incaricato di riprendere con una minicamera tutto ciò che succede. Con lui i tre protagonisti parlano, si confidano, litigano, inscenano una dialettica vero/finta, una dinamica azione/reazione tanto spontanea quanto costruita. Gli eccessi, verbali e visivi, sono in netta maggioranza: importante è muoversi, esibirsi, farsi vedere. Capita poi che divertimento e conquista giusta, a lungo inseguiti, non arrivano, anzi il controllo salta, gli equilibri si perdono, lo sfascio ha la meglio. Così si resta con la catena di danni, che però può essere il trampolino per una inaspettata notorietà. Psicologia di massa, energia violenta e catartica, una pedagogia mediale che crea le premesse del menefreghismo: una morbosità svuotata e priva di autenticità. La costruzione narrativa è furba e ammiccante, la scusa di un uso sopra le righe del linguaggio giovanile non giustifica grossolanità prive di motivazione. La povertà etica è messa alla berlina dal taglio narrativo ? L'interrogativo resta irrisolto. La festa diventa catastrofe. Così va per l'America, così va per un mondo di media afono e inerte. Senza figli perché senza genitori? Il cinema scherza col fuoco della villa bruciata. Vero o falso? Eroi o vittime? Film dilatato, indeciso, che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, segnato da volgarità eppure da affidare a dibattiti per sciogliere qualche enigma rispetto al 'doppio' del 'mockumentary'.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito da proporre come avvio ad una riflessione sui temi e sui linguaggi giovanili contemporanei. E da ricordare il divieto ai minori di 14 anni, con conseguente, particolare attenzione per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.