Sogg.: Mark Andrus - Sce-negg.: Mark Andrus, James L.Brooks - Fotogr.: (Panoramica/a colori) John Bailey - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: Richard Marks - Dur.: 138' -Produz.: Bridget Johnson, Kristi Zea
Interpreti e ruoli
Jack Nichlson (Melvin Udall), Helen Hunt (Carol Connelly), Greg Kinnear (Simon Bishop), Cuba Gooding Jr. (Frank Sachs), Skeet Ulri-ch (Vincent), Shirley Night (Beverly), Yeardley Smith (Jackie), Lupe Onti-veros, Bibi Osterwald, Ross Bleckner, Bernadette Balagtas.
Soggetto
A New York, Melvin Udall, scrittore di romanzi sentimentali, sof-fre di disturbi di tipo ossessivo e maniacale. Si diverte ad insultare, offende-re, ferire gli altri che fanno lo stesso con lui. Di fronte al suo appartamento abita Simon, pittore di talento, stella del momento nel panorama artistico newyorchese, gay dichiarato e vittima delle malignità del dirimpettaio. Tutti i giorni Melvin fa colazione in un ristorante, dove lunica cameriera che sop-porta le sue battute è Carol, una ragazza madre con un figlio che soffre di asma cronica. Un giorno Simon si porta a casa un giovane modello per un ritratto ma questi fa entrare alcuni amici che sfasciano tutto, rubano e pic-chiano duramente il pittore. Mentre è in ospedale, Melvin accetta di fare da padrone a Verdell, il cagnolino di Simon: i due diventano stranamente amici. Poi Melvin viene a sapere della malattia del figlio di Carol: manda a casa della donna un medico, marito della sua editrice, che gli prescrive cure rigo-rose e di grande efficacia. Imbarazzata, Carol dice a Martin di non voler ave-re rapporti con lui. Intanto, appena guarito ma senza soldi e con lo sfratto incombente, Simon decide di andare a fare visita ai genitori. Nel viaggio in macchina, lo accompagnano Martin e Carol. Soli a cena, Martin riesce quasi ad essere gentile con Carol, ma qualcosa alla fine lo frena e Carol lo lascia indignata. Simon intanto ha ritrovato la voglia di dipingere, rinuncia ad incontrare i genitori, torna a New York e, qui Martin gli annuncia di volerlo ospitare a casa sua, dove gli ha preparato una stanza. Ora è Simon a spingere Martin, lo esorta a non rinunciare e ad andare a casa di Carol. Così in piena notte, Martin suona il campanello. Carol esce, finalmente i due si spiegano, si dichiarano, capiscono le difficoltà reciproche, ma decidono di provare a vivere insieme.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia sicuramente insolita e ori-ginale, che, dietro la scioltezza dei dialoghi e la briosità delle situazioni, met-te in primo piano caratteri complessi e difficili. Dentro la Grande Mela, dentro la metropoli dove tutti si affannano, ci sono situazioni particolari, tan-te persone che conducono esistenze precarie, che aspettano solo un gesto di attenzione e di affetto per ritrovare fiducia. Ci sono anche altri, allapparenza privi di problemi sul piano pratico, ma deboli su quello caratteriale: la malat-tia delle ossessioni, di fare amicizia, di aprirsi con chi ti sta vicino. Per cam-biare spesso basta una scintilla, un niente, un momento in cui lo stare insie-me diventa veicolo di una migliore comprensione di sé e degli altri. Film quindi interessante, per gli squarci che apre su una vita americana quasi minore e anonima, su piccoli/grandi drammi quotidiani, sulle difficoltà di essere adulti in piena sintonia con le altre persone. Dal punto di vista pasto-rale, una commedia garbata e piacevole, con sfaccettature problematiche che si impongono allattenzione, anche al di là di alcune riserve per situazioni più sbrigative e meno sorvegliate.
Utilizzazione: Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con unat-tenzione per i minori. In altri contesti, lo si può proporre nellambito di tematiche generali su alcune figure centrali della società americana odierna (il posto di lavoro, il pittore gay, il rapporto con i genitori, la ragazza madre...): il tutto in una dimensione ottimisticamente corretta ma non per questo meno interessante.