Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: Patrick J. Clifton, Beth Rigazio - Scenegg.: Jack Amiel, Michael Begler - Fotogr.(Normale/a colori): Charles Minsky, Michael Stone - Mus.: John Debney, Mark Vogel - Montagg.: Bruce Green, Tara Timpone - Dur.: 119' - Produz.: Buena Vista Pictures.
Interpreti e ruoli
Kate Hudson (Helen Harris), John Corbett (Dan Parker), Joan Cusack (Jenny Portman), Helene Mirren (Dominique), Hayden Panettiere (Audrey Davis), Spencer Breslin (Henry Davis), Abigail Breslin (Sarah Davis), Felicity Huffman (Lindsay Davis), Sean O'Bryan (Paul Davis), Sakina Jaffrey (Nilma Prasad), Kevin Kilner (Ed Portman)
Soggetto
Helen ha un bel lavoro presso un'agenzia di modelle e una vita brillante vissuta più di notte che di giorno. Quando la sorella Lindsay e suo marito Paul muoiono in un incidente, a sorpresa il tribunale decide che i loro tre figli (Audrey 15 anni, Henry 10, Sarah 5) debbano andare a vivere proprio con Helen, con grande disappunto dell'altra sorella Jenny, madre di due bambini. La vita di Helene cambia completamente. Ben presto licenziata dall'ufficio, la donna cerca un altro lavoro, manda i ragazzi in una scuola religiosa, viene corteggiata dal pastore/insegnante, ha scontri frequenti e bruschi con Audrey, la più grande che pretende libertà e indipendenza. Quando la ragazzina viene trovata in un motel in compagnia di un amichetto, Jenny ritiene sia arrivato il momento di portare i tre a casa propria. Helene capisce di avere fallito e acconsente. Subito dopo però viene riassunta dall'agenzia, e anche i bambini sentono la sua mancanza e tornano da lei. Ora Helen può cominciare a fare la mamma.
Valutazione Pastorale
I temi sono grossi, importanti, sempre d'attualità: bambini e adolescenti hanno bisogno degli adulti/genitori per essere accompagnati nel cammino di crescita; gli adulti/anche non genitori hanno bisogno dei bambini per non rendere la vita quotidiana una vuota sequela di superficiali divertimenti. La tavolozza di valori è visualizzata secondo schemi ovviamenti tipici del mondo americano: certe volte con esagerazione e con stucchevole disinvoltuta. Tuttavia lo snodarsi delle situazioni ha una ben calibrata concretezza e anche nell'aspetto religioso prevale una dinamicità che non rovina la parte educativa. Il lieto fine arriva un po' 'telefonato' ma non disdicevole. La vicenda si fa in fondo veicolo di qualche piccolo, significativo messaggio positivo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, anche se nell'insieme semplicistico.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre come approccio magari leggero e disimpegnato ai temi sopra indicati.