Sogg.: dal libro "Wiseguy" di Nicholas Pileggi - Scenegg.: Nicholas Pileggi, Martin Scorsese - Fotogr.: (panoramica/a colori) Michael Ballhaus Montagg.: Thelma Schoonmaker - Dur.: 145' - Produz.: Irwin Winkler - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Robert De Niro (James Conway), Ray Liotta (Henry Hill), Joe Pesci (Tommy De Vito), Lorraine Bracco (Karen Hill), Paul Sorvino (Paul Cicero), Frank Sivero (Frankie Carbone), Tony Darrow (Sonny Bunz), Mike Starr (Frenchy)
Soggetto
Henry Hill ancora adolescente (di madre siciliana e di padre irlandese), entra a far parte della "piccola mafia" dei quartieri bassi di New York, dove un potente irlandese, James Conway, prende a proteggerlo, e lo introduce in una banda, specializzata in furti, estorsioni e contrabbando, che presto diventa la sua vera famiglia, in cui componenti usano chiamarsi fra loro "bravi ragazzi". I suoi capi James Conway, Tommy De Vito e Paul Cicero, ai quali ubbidisce senza discutere, gli dimostrano presto di essere capaci di uccidere ferocemente. Soprattutto Tommy, apparentemente così bonario, si trasforma spesso in un maniaco sanguinario, pronto ad ammazzare non solo i nemici, ma anche un malcapitato cameriere, che lo ha irritato. Henry, al quale non viene ordinato di uccidere, non si pone problemi di coscienza, soddisfatto di sentirsi qualcuno e di ricevere molti soldi. Innamoratosi, ricambiato, di una brava ragazza ebrea Karen, egli la sposa senza rivelarle qual è realmente il suo mestiere, che lei ignorerà a lungo. Dopo la nascita di due bambine, fra i coniugi sorge una crisi, perché Henry ha un'amante fissa, Janice Rossi: poi prevale l'amore per Karen, che lo perdona e che si trova a volte costretta ad essere sua complice. Successivamente la banda passa al traffico della droga, che costringe i mafiosi ad effettuare molti assassini: Herry viene arrestato e quando viene scarcerato, capisce che gli amici vogliono eliminarlo, perchè pericoloso. Essendo stati già uccisi Tommy e Paul, ad Henry, terrorizzato, non resta che affidarsi all'FBI e rivelare in un processo tutto ciò che sa. Poi l'FBI lo fa dileguare sotto altro nome insieme alla famiglia, per salvarlo dalla vendetta della mafia.
Valutazione Pastorale
questa vicenda narrata da Scorsese con la solita abilità tecnica è sostenuto efficacemente anche dalla colonna sonora basata su canzoni dell'epoca. Il motivo dominante del film è una violenza portata all'esasperazione, con la rappresentazione di una serie di omicidi assai brutali. Gli orrori dei crimini sono alternati agli affettuosi rapporti familiari o amichevoli dei personaggi, creando un aspetto di cronaca in una storia comune di mafia, basata su stereotipi. Anche se non si può parlare di apologia, non si tratta certo neppure di una denuncia: la giustizia è sempre assente; i poliziotti sono corrotti, il protagonista si salva con la delazione, la famiglia, che ha retto finchè Henry è stato un gangster, si sfascerà, quando non lo sarà più. L'inizio del film è realizzato ottimamente, ma presto il lavoro scade, essendo ripetitivo ed enfatico. Bella la fotografia di Michael Ballhaus, e bravi alcuni degli interpreti, specie i caratteristi.