Orig.: Francia (2006) - Sogg. e scenegg.: Frederic Belier Garcia, Nicole Garcia, Jacques Fieschi - Fotogr.(Scope/a colori): Stephane Fontaine - Mus.: - Montagg.: Emmanuelle Castro - Dur.: 120' - Produz.: Alain Attal.
Interpreti e ruoli
Benoit Magimel (Pierre), Vincenti Lindon (Serge), Jean-Pierre Bacri (Jean Louis), Benoit Poelvoorde (Joss), Patrick Pineau (Mathieu), Arnaud Valois (Adrien), Ferdinand Martin (Charlie), Minna Haapkyla (Nora), Sophie Cattani (Severine), Philippe Lefebvre (Pierre Yves), Jerome Robart . (Ballhaus)
Soggetto
Francia, un piccolo centro sulle rive dell'Atlantico. Alcuni personaggi vi arrivano per trascorrere una breve vacanza, altri vi risiedono. Non si conoscono tra loro, ma le circostanze li costringono a frequentarsi, a incrociarsi, a condividere qualche iniziativa. Ci sono il sindaco, due professori, alcuni sportivi, due ladruncoli, un uomo che é l'amante della moglie di uno dei professori. Alla fine i problemi esistenziali di ciascuno non sono risolti ma qualche spiraglio di miglior equilibrio sembra aprirsi.
Valutazione Pastorale
Al festival di Cannes 2006 il film durava 20' di più. Nicole Garcia lo ha tagliato nella speranza di renderlo più agile. Non si sa se ha fatto peggio o meglio. Per come lo si vede infatti, il copione gira spesso a vuoto, senza capo né coda, non riuscendo a mettere a fuoco nè le singole vicende né un'idea corale che le tenga unite. Si capisce che i personaggi vivono momenti difficili sotto il profilo affettivo, familiare, professionale. Uomini e donne in crisi osservati dall'esterno dal piccolo Charlie, che non a caso figura nel titolo originale (Selon Charlie). Quello italiano (il titolo) é accattivante ma tutto sommato inutile, non favorendo una migliore comprensione dell'assunto. Racconto frammentario che però non esclude qualche guizzo di originalità, qualche graffio sui rimorsi esistenziali, un po' di amarezza per ciò che poteva essere e non é stato. Film a corrente alternata che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile e segnato da ambiguità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria per un pubblico abituato a storie abbastanza enigmatiche. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.