Interpreti e ruoli
Kad Merad (Marco), Celine Sallette (Stéphanie), Sabrina Ouazani (Sandra), Alban Ivanov (Mimil), Laure Calamy (Catherine ), Guillaume Gouix (Franck), Andre Wilms (Papy), Oscar Copp (Greg)
Soggetto
Courrières, Nord della Francia. Marco è l’allenatore di una squadra di calcio maschile prossima alla recessione; dopo una rissa, i giocatori vengono tutti sospesi per tre giornate e l’allenatore non ha altra scelta che rimpiazzarli con delle giocatrici, le uniche a volersi mettere in gioco. È l’inizio di un’accesa contesa...
Valutazione Pastorale
Il regista di “In viaggio con Jacqueline” (2017), Mohamed Hamidi, torna con una nuova commedia francese effervescente ma con precise suggestioni sociali. Parliamo di “Regine del campo” (“Une belle équipe”), opera che mette a tema la parità tra donne e uomini nella società odierna attraverso la metafora del calcio. La storia in breve: in una cittadina di provincia nel Nord della Francia Marco (Kad Merad) è l’allenatore di una squadra di calcio maschile prossima alla recessione; quando, dopo una rissa, i giocatori vengono tutti sospesi per tre giornate, l’allenatore non ha altra scelta che rimpiazzarli con delle giocatrici, le uniche a volersi mettere in gioco. È l’inizio di un’accesa contesa nel paese, tra i sostenitori e chi invece difende tenacemente la separazione tra campionato maschile e femminile. Il ritmo di certo non manca, anzi. Il film “Regine del campo” si presenta infatti come una commedia godibile, ben interpretata, che marcia spedita su un binario narrativo semplice ma non privo di occasioni di riflessione. Una simpatica suggestione per mettere a fuoco ancora i tanti, troppi, pregiudizi e barriere esistenti tra uomini e donne nello sport, nel lavoro e in generale nella vita. Dal punto di vista pastorale “Regine del campo” è consigliabile, semplice e per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito sul ruolo della donna nello sport, nella famiglia e nella società, mettendo a fuoco i troppi pregiudizi e barriere ancora esistenti. Considerando i temi, il film è indicato per un pubblico adulto o di adolescenti accompagnati.