REMEMBER ME

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Adolescenza, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Morte, Solidarietà-Amore, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Allen Coulter
Durata
114'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
Marcelo Zarvos
Montaggio
Andrew Mondshein

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg. e scenegg.: Jenny Lumet, Will Fetters - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jonathan Freeman - Mus.: Marcelo Zarvos - Montagg.: Andrew Mondshein - Dur.: 114' - Produz.: Trevor Engelson, Nick Osborne.

Interpreti e ruoli

Robert Pattinson (Tyler Hirsch), Emilie De Ravin (Ally Craig), Pierce Brosnan (Charles Hirsch), Martha Plimpton (Helen Craig), Chris Cooper (Neil Craig), Lena Olin (Diane Hirsch), Peyton List (Samantha), Ruby Jerins (Caroline Hawkins), Tate Ellington (Aidan Hall), Morgan Turner . (Jessica)

Soggetto

A New York il giovane Tyler avvicina Ally, figlia del poliziotto che lo ha malmenato tempo prima. Tyler vive un difficile rapporto con il padre Charles, separato dalla mamma, mentre la sorellina ha problemi di equilibrio e c'è il ricordo di un fratello impiccatosi anni addietro. Quando Ally scopre che il ragazzo voleva 'usarla', tra i due sembra finire tutto. Invece gli equivoci, afettivi e familiari, sembrano ricomporsi. Poi però...

Valutazione Pastorale

Per almeno 100', il copione si muove lungo vicende di altalenante drammaticità, alcune credibili, altre artificiose: pendendo vistosamente verso un melò moderno in più momenti stucchevole e irritante. Poi, nella parte conclusiva, irrompe la realtà: cruda, violenta, devastante. L'immagine di Tyler sorridente dietro il vetro di uno dei mille uffici delle Torri Gemelle in procinto di spegnersi, i volti dei protagonisti chiusi in un atterrito sgomento, la triste preghiera finale compongono l'idea di una frattura insanabile tra il vero e la finzione. La Storia che finisce sui libri si rovescia con virulenza sulle anonime microstorie di cui nessuno parlerà, spezzando con insopprimibile cinismo affetti e equilibri familiari faticosamente ritrovati. Così il racconto acquista un amaro senso compiuto, dall'omicidio senza senso iniziale all'attentato finale, ancora sensa senso. E tuttavia la vita nei suoi valori reagisce e va avanti. Film inquieto e incisivo che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto in grado di coniugare spettacolo e riflessione. Qualche attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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