Orig.: Australia/Francia/Germania/Gran Bretagna /Stati Uniti (2007) - Sogg.: Paul W.S. Anderson tratto dal videogame della CAPCOM "Resident Evil" - Scenegg.: Paul W.S. Anderson - Fotogr.(Scope/a colori): David Johnson - Mus.: Charlie Clouser - Montagg.: Niven Hovie - Dur.: 95' - Produz.: Bernd Eichinger, Samuel Hadida, Robert Kulzer, Jeremy Bolt, Paul W.S. Anderson - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Milla Jovovich (Alice), Oded Fehr (Carlos Oliveira), Ali Larter (Claire Redfield), Iain Glen (dott. Isaacs), Ashanti . (Nurse Betty), Mike Epps (L.J.), Christopher Egan (Mikey), Spencer Locke (K-Mart), Jason 0'Mara . (Albert Wesker)
Soggetto
Lo sperimentale T-Virus, progettato dalla Umbrella Corporation, è stato diffuso sulla Terra, trasformando la popolazione in un'orda di scatenati zombi affamati di carne. Un gruppo formato da Carlos Olivera, L.J., Claire, K-Mart e dall'infermiera Betty lascia le città e si muove attraverso il deserto in cerca di esponenti della propria specie, ossia esseri viventi non infettati. Trova invece gruppi di minacciosi non-morti, dai quali é difficile difendersi. Alice, risultato di tutti gli esperimenti della Umbrella e unica in grado di trovare la cura giusta, segue il convoglio per proteggerlo, sperando di poterlo portare in salvo. L'Alaska è l'ultimo luogo utile per sfuggire ai non-morti, dopo una sosta a Las Vegas per fare rifornimento. Qui lo scontro si fa particolarmente crudo. L'intervento di Alice diventa risolutivo. Ma lei, ora, per proiettarsi verso il futuro, ha bisogno di essere clonata di nuovo.
Valutazione Pastorale
Dopo "Resident Evil" e "Resident Evil: Apocalypse", questo terzo capitolo dovrebbe essere quello conclusivo delle avventure su una popolarissima serie di videogiochi. Le caratteristiche non cambiano. La trama è doverosamente confusa, la logica cede ben presto e volentieri a passaggi narrativi irrazionali e improbabili, tutto appèartiene al mondo dell'immaginazione fantascientifica, e quindi siamo in pieno nel 'genere'. Certo lo scenario è cupo e pessimista. La ragione é distrutta e tutto accade all'insegna della sopraffazione. L'essere umano in quanto tale non esiete più e ciò che vediamo è ormai solo la sua copia. Fantasia inquietante, affidata com'è ovvio a iperrealistici effetti peciali che tuttavia il regista dimostra di saper governare, senza esserne sopraffatto. Alcuni passaggi così convincono per rigore visivo e costruzione visionaria. Milla Jovovich si muove nell'apocalisse, cercando di farsi vedere come umana e non ancora computerizzata. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e certo segnato da molte crudezze.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per i meno 'abituati' a certi eccessi tipici del 'genere'. Stessa cura, e anche di più, é da tenere verso i minori e i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.