Orig.: Austria (2008) - Sogg. e scenegg.: Gotz Spielmann - Fotogr.(Panoramica/a colori): Martin Gschlacht - Mus.: brani vari - Montagg.: Karina Ressler - Dur.: 121' - Produz.: Sandra Bohle, Mathias Forbery, Heinz Stussak, Gotz Spielmann.
Interpreti e ruoli
Johannes Krisch (Alex), Irina Potapenko (Tamara), Andreas Lust (Robert), Ursula Strauss (Susanne), Hannes Thanheiser (nono Hausner), Hanno Poschi (Konecny), Annamaria Hayto (prostituta), Nicoletta Prokes (prostituta), Rainer Gradischnig . (Harry)
Soggetto
A Vienna, stanco di lavorare per Konecny, tenutario di un bordello, Alex decide di cambiare vita e di portare con sé la prostituta Tamara, con cui ha una relazione. Per ottenere i soldi necessari, Alex organizza una rapina in una banca di periferia. Un colpo facile ma, quando torna indietro, Alex vede vicino alla macchina un poliziotto. Allora parte di corsa, l'uomo spara e uccide Tamara attraverso i vetri. Alex si rifugia in campagna, nella fattoria del nonno. Nella villetta vicina abita Robert, il poliziotto che ha sparato a Tamara. Alex conosce la moglie, ha un rapporto con lei, poi entra in confidenza anche con Robert. E' deciso ad eliminarlo, lo segue per qualche tempo, ma poi una mattina la voglia di vendetta in lui si placa.
Valutazione Pastorale
I primi venti minuti, vissuti nel buio del bordello e nell'aspro rapporto fortemente carnale tra Alex e Tamara, configurano una sorta di prologo ad un cammino incentrato su delinquenza e violenza, e sull'emergere di improvvisi flash di ripensamento. Se vi aggiungiamo l'emblematica sequenza finale, anzi il fotogramma dell'uomo dedito al lavoro silenzioso della terra, ne ricaviamo l'idea di una sorta di sofferto, meditato ma convinto sussulto dell'anima. Non di un banale cambio di atteggiamento, ma del recupero di una umanità, che si fa largo nella palude di un agire malvagio e distruttivo. Due personaggi di contorno, una prostituta clandestina e un malavitoso di serie b, si incontrano: sono gli ultimi, e lei ne reata vittima. Lui trova la forza per spezzare la catena dei delitti e ridareun senso alla vita di tutti i giorni. Lucida parabola del recupero della dignità individuale, non priva di susssulti interiori e di azzeccate situazioni di contorno, il film ha una notevole forza espressiva, una capacità di far coincidere vendetta, perdono, pacificazione, morte e vita e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione soprattutto a motivo del crudo realismo della parte iniziale. Meglio destinarlo a occasioni mirate. Stessa attenzione é ovviamente da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di VHS e DVD.