Orig.: Stati Uniti/Gran Bretagna (2015) - Sogg. e scenegg.: Ol Parker - Fotogr.(Scope/a colori): Ben Smithard - Mus.: Thomas Newman - Montagg.: Victoria Boydell - Dur.: 122' - Produz.: Blueprint Pictures, Participant Media.
Interpreti e ruoli
Judi Dench (Evelyn Greenslade), Maggie Smith (Muriel Donnelly), Bill Nighy (Douglas Ainslie), Dev Patel (Sonny Kapoor), Celia Imre (Madge Hardcastle), Penelope Wilton (Jean Ainslie), Ronald Pickup (Norman Cousins), David Strathairn (Ty Burley), Richard Gere (Guy), Tamsin Greig (Lavinia)
Soggetto
Ora che il Marigold Hotel è pieno di clienti che si trattengono per periodi prolungati, i direttori Muriel e Sonny sognano di ingrandirsi e hanno trovato il posto ideale: il secondo Marigold Hotel. Evelyn e Douglas si avventurano a Jaipur con un piano di lavorazione in mente. Nel frattempo l'americano Guy Chambers, da poco arrivato, trova nella madre di Sonny, mrs. Kapoor, una musa per il suo prossimo romanzo. Soony però sa che il suo matrimonio con Sunaina è ormai alle porte e non vuole perdere ancora tempo.
Valutazione Pastorale
Bel successo nel 2012, "Marigold Hotel" arriva ad un meritato, inevitabile seguito. Anche perché, nel frattempo, il peso dell'economia indiana è aumentato, gli scambi commerciali richiedono maggiore frequenza, e i rapporti con Bollywood vanno rinsaldati. Forse anche per queste premesse un po' obbligate, il numero 2 non mantiene le premesse, naviga a vista su personaggi ormai prevedibili e perde in ritmo quello che acquista con la bravura degli attori. Anche sullo scontro Gran Bretagna/India (ex duello tra colonizzatori e colonizzati) non si dice molto di nuovo, e per questo arriva all'improvviso Richard Gere, uno yankee attempato e fascinoso, che va sempre bene. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e poetico per gli afflati litici seminati qua e là a mitigare certi affanni senili.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto semplice, lineare, facile da seguire.