Interpreti e ruoli
Pilar Fogliati (Vittoria - Otto Novembre), Sergio Castellitto (Federico Landi Porrini), Maurizio Lombardi . (Lori), Domenico Diele (Rocco), Geppi Cucciari (Gloria), Margherita Buy (Clara), Alessandro Haber (Giovanni Festa), Serena De Ferrari (Gemma)
Soggetto
Roma, il noto regista teatrale Federico Landi Porrini annuncia il ritiro dalle scene con il suo ultimo spettacolo “Romeo e Giulietta”. Le idee sono poche e le aspettative alte, così con il suo fidato aiuto regista Lorenzo, suo compagno nella vita da 10 anni, Landi Porrini inizia a fare le selezioni, ma manda via quasi tutti i candidati con scatti d’ira e commenti pungenti. Vittoria, respinta malamente per il ruolo di Giulietta (per un errore commesso in passato), è determinata a fargliela pagare, così con l’aiuto della truccatrice Gloria si (ri)presenta nelle vesti di Otto Novembre per il ruolo di Romeo. A complicare le cose è la presenza del fidanzato Rocco, ingaggiato come Mercuzio…
Valutazione Pastorale
Giovanni Veronesi, dopo la fortunata trilogia “Manuale d’amore” (2005-11), torna a confrontarsi con i sentimenti nella commedia “Romeo è Giulietta”, scritta insieme a Pilar Fogliati e Nicola Baldoni. Un’incursione nel mondo di William Shakespeare, accostandosi al dramma degli innamorati di Verona, ma soprattutto un grande omaggio alla tradizione teatrale, raccontando scena e quinte. Protagonisti Pilar Fogliati, Sergio Castellitto, Domenico Diele, Maurizio Lombardi, Geppy Cucciari, Serena De Ferrari e Alessandro Haber. Una produzione Indiana, Capri Entertainment, Vision Distribution e Sky.
La storia. Roma, il noto regista teatrale Federico Landi Porrini annuncia il ritiro dalle scene con il suo ultimo spettacolo “Romeo e Giulietta”. Le idee sono poche e le aspettative alte, così con il suo fidato aiuto regista Lorenzo, suo compagno nella vita da 10 anni, Landi Porrini inizia a fare le selezioni, ma manda via quasi tutti i candidati con scatti d’ira e commenti pungenti. Vittoria, respinta malamente per il ruolo di Giulietta (per un errore commesso in passato), è determinata a fargliela pagare, così con l’aiuto della truccatrice Gloria si (ri)presenta nelle vesti di Otto Novembre per il ruolo di Romeo. A complicare le cose è la presenza del fidanzato Rocco, ingaggiato come Mercuzio…
“Questo era il film giusto per affrontare con dolcezza e cattiveria un mondo che conosco bene, e fare un mio personalissimo omaggio al teatro che ho frequentato molto in gioventù, dormendo quasi sempre”. Con la sua inconfondibile ironia, Veronesi dà la linea del suo nuovo film, una commedia degli equivoci dalle pennellate di sentimento che richiama in testa il canovaccio di “Shakespeare in Love” (1998) di John Madden, ovviamente traslato al presente, ma anche le performance di Dustin Hoffman in “Tootsie” di Sydney Pollack e di Julie Andrews in “Victor Victoria” di Blake Edwards, entrambi del 1982. Alla base, infatti, c’è il travestimento della protagonista, costretta a fingersi uomo per essere accettata in scena; un camuffamento che l’autore ha voluto leggere non solo nella tradizione teatrale o cinematografica, ma anche con uno sguardo indagatore al nostro presente, dove rintraccia nei ventenni potenzialità ma anche molti frustrazioni, sogni e ansia di prestazione, al punto da volersi nascondere dietro maschere o identità altre. Un tema complesso quello dell’identità, in tutte le sue sfaccettature, che Veronesi governa con abilità, servendosi di un copione ben strutturato, che possiede ritmo, dinamica e compattezza. Al di là di qualche furbizia, il racconto viaggia spedito, trovando grande fascino e trasporto soprattutto nella messa in scena dello spettacolo teatrale, tra estenuanti provini, prove costume e la vita che si consuma ai margini delle quinte.
Punto di forza del film, oltre alla bravura della Fogliati, che mostra una chiara crescita artistica, è soprattutto l’interpretazione di Sergio Castellitto: l’attore sagoma Federico Landi Porrini condividendo ricordi di palcoscenico e richiami ai grandi della scena – in testa Luchino Visconti e Franco Zeffirelli –, calcando l’accento sul lato istrionico, vanesio, acuto e iracondo in maniera ilare del personaggio, che vive del suo sogno d’arte. Castellitto di fatto regge il peso del film, e lo fa con una recitazione puntuale, convincente ed esilarante. Nel complesso, “Romeo è Giulietta” è una commedia degli equivoci che funziona, scorre in maniera godibile, superando qua e là qualche inciampo di banalità o furbizia. Consigliabile, problematico-brillante.
Utilizzazione
Per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito. Per i temi in campo, il film si rivolge a un pubblico adulti e di adolescenti accompagnati.