Orig.: Giappone (2016) - Sogg.: Hiroshi Saito - Scenegg.: Yoichi Kato - Fotograf.(nornale/a col.) - Mus.: Naoki Sato - Montagg. - Dur.: 85' - Produz.: Nippon Television, Sprite Animation Studios, Olm, Olm Digitals.

Soggetto

Per una serie di circostanze Rudolf, gatto domestico, passa per la prima volta il cancello del cortile di casa, si allontana, perde conoscenza e si trova catapultato in un camion che lo porta a Tokio, a più di 400 chilometri di distanza...

Valutazione Pastorale

Quando il gatto Rudolf oltrepassa le sbarre di casa e si trova in un mondo sconosciuto, si capisce bene che per il felino sta cominciando un'altra vita. E insieme a lui prende il via una nuova storia anche per gli spettatori, piccoli e piccolissimi ai quali il film si rivolge. Le disavventure di Rudolf si intrecciano con quelle di Tigre, Miscia, Devil, Bucci: un manipolo di simpatici comprimari che aiutano il gattone a sopravvivere nella città ignota e ostile, e nel frattempo fanno da insegnati involontari di alcuni preziosi insegnamenti. Così Rudolf apprende l'importanza del leggere e dello scrivere (si parla di animali...) e manda a memoria una preziosa lezione: 'non devi mai arrenderti -gli dice Tigre- solo i perdenti rinunciano'. Su questa falsariga di utili e preziosi insegnamenti, si snoda la vicenda, fatta di buoni propositi e di generosi suggerimenti. Il disegno è lineare e in stile molto 'giapponese', a scatti e sussulti. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente semplice.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come avvio ad un dibattito intorno ad un cinema italiano, capace di affrontare in modo diretto, frontale, senza sotterfugi alcuni temi cruciali della società contemporanea.