Interpreti e ruoli
Renato Carpentieri (Roberto De Rosa), Andrea Renzi (Lorenzo De Rosa), Bianca Maria D'Amato (La madre), Edoardo Sorgente (Roberto ragazzo), Antonia Marrone (Carmen), Giuseppe Festinese (Roberto bambino), Manuel Carolla (Lorenzo Bambino), Suami Puglia (Carmen bambina)
Soggetto
Roberto, è uno scrittore di successo che vive a Buenos Aires. Alla morte della madre, dopo quarant’anni, torna nella natia Napoli, nel quartiere Santa Lucia. Ad accoglierlo all’aeroporto il fratello Lorenzo, che non ha mai lasciato la città.
Valutazione Pastorale
Primo lungometraggio del regista Marco Chiappetta, napoletano classe 1991, “Santa Lucia” è il racconto, commovente e intenso, di un ritorno a casa. La storia. Alla morte della madre Roberto (Renato Carpentieri), scrittore di successo che vive in Argentina da quarant’anni, torna a Napoli, nel quartiere di Santa Lucia dove è nato. Lì troverà ad accoglierlo il fratello Lorenzo (Andrea Renzi), musicista mancato, che non ha mai lasciato la città. Comincia così per entrambi un viaggio del cuore, un’immersione totale nei ricordi fatta di suoni, odori e sensazioni. La casa dove sono cresciuti, le vie, la chiesa, il mare, le vecchie foto di famiglia, tutto scorre lento, ma nitido, avvolto in una luce cruda, eppure perfettamente chiaro, impresso nella mente di Roberto. Tutto nella sua mente perché Roberto è diventato cieco. Il passato lo travolge come un fiume in piena: il rapporto con Lorenzo, geloso delle attenzioni che la madre gli riservava ritenendolo più fragile e, soprattutto, un amore giovanile, relegato in un angolo, quasi “rinnegato” per non far torto all’amatissima moglie. Ma non tutto è come sembra.
“Santa Lucia” è un film struggente e poetico. Un’opera delicata e profonda, che molto deve alla superba interpretazione di Renato Carpentieri e di Andrea Renzi, che cesellano due personaggi notevolissimi. Chiappetta attraversa le stanze della vita di Roberto, passando da un ricordo all’altro, senza soluzione di continuità e senza seguire il filo cronologico. Veramente rispettose ed efficaci le scelte stilistiche del regista, la sua capacità di rendere la gestualità, i movimenti, la quotidianità di chi ha perso la vista; comprese le impacciate, umanissime, domande del fratello al riguardo. “Santa Lucia” è consigliabile, poetico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte altre occasioni.