Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: ispirato alla sceneggiatura di Beverley Cross (1981) - Scenegg.: Travis Beacham, Phil Hay & Matt Manfredi - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Menzies jr. - Mus.: Ramin Djawadi - Montagg.: Martin Walsh, Vincent Tabaillon - Dur.: 106' - Produz.: Basil Iwanik, Kevin De La Noy.
Interpreti e ruoli
Sam Worthington (Perseo), Gemma Arterton (Io), Ralph Fiennes (Ade), Liam Neeson (Zeus), Alexa Davalos (Andromeda), Dannu Huston (Poseidone), Izabella Miko (Atena), Mads Mikkelsen (Daco), Jason Flemyng (Acrisio), Nathalie Cox (Artemide), Polly Walker (Cassiopea)
Soggetto
Figlio di Dei ma cresciuto tra gli uomini, Perseo si trova coinvolto nella battaglia scatenata da Ade, dio degli Inferi, e dal suo esercito fatto di mostri feroci e demoni malvagi. Dopo lunghi e terribili scontri, Ade viene respinto verso gli Inferi. Zeus può finalmente parlare con Perseo, ringraziarlo e accogliere la sua richiesta di non diventare un dio a tutti gli effetti. Per ricompensarlo tuttavia, gli manda accanto la bella Io.
Valutazione Pastorale
Solamente per la cronaca si ricorda che c'è stato nel 1981 il film "Scontro di titani" diretto da Desmond Davis. Questo è comunque un altro film, arricchito dalle nuove tecnologie e dall'uso del 3D. Ed è, va detto, una convincente dimostrazione di un uso giusto degli effetti speciali. La storia é condotta in modo serrato, incalzante, senza pause. Siamo in una indefinita preistoria della quale pare di toccare con mano le atmosfere, quasi di essere lì con loro a combattere per la sopravvivenza. E restare dalla parte di Perseo quando si ribella alla presenza di una divinità vissuta come arbitrio: meglio l'umanità, difettosa e limitata nel tempo, di una schiera di divinità dai modi fatui, capricciosi e incontrollabili. Lo spettacolo è di alto livello, il copione è ben scritto e recitato con aderenza in ruoli non facili per la loro oggettiva lontananza storia. Merito della regia è di non cadere mai nel ridicolo, nell'anacronistico, o al contrario nel facile ammiccamento all'oggi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e semplice nello svolgimento narrativo.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come proposta di film piacevole e divertente, di bel coinvolgimento visivo.