Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: ispirato ai personaggi creati da Hanna & Barbera - Scenegg.: James Gunn - Fotogr.(Panoramica/a colori): Oliver Wood - Mus.: David Newman - Montagg.: Kent Beyda - Dur.: 92' - Produz.: Charles Rowen, Richard Suckle.
Interpreti e ruoli
Freddie Prinze Jr. (Fred), Matthew Lillard (Shoggy), Sarah Michelle Gellar (Dafne), Linda Cardellini (Velma), Alicia Silverstone (Jasper), Seth Green . (Patrick), Peter Boyle
Soggetto
Il gruppo di ragazzi denominato "Misteria e affini" (composto da Fred, Velma, Dafne, Shoggy e dal cane Scooby Doo) interviene all'inaugurazione del nuovo museo di criminologia di Culsville. Dapprima vengono acclamati per i loro recenti successi, ma poi Jasper, una giornalista locale, li incalza con domande trabocchetto e all'improvviso all'interno del museo un mostro sfonda un vetro protettivo e comincia a lanciare minacce. Da quel momento una figura mascherata, il 'Cavaliere nero', incombe sulla cittadina, e poco dopo tutti i costumi spariscono misteriosamente dal museo. Messisi a lavorare al 'caso', i ragazzi si dimostrano in difficoltà e la giornalista ne approfitta per screditarli in diretta TV. Solo dopo molte peripezie, e dopo aver sospettato di Patrick, direttore del Museo, Velma riesce a sciogliere l'enigma: il nemico mascherato aveva costruito una macchina finalizzata a riportare in vita tutti i vecchi mostri rinchiusi nel museo. Il brutto ceffo viene ora smascherato: si tratta di Jasper, la giornalista, spalleggiata dal suo operatore Ned. Anche stavolta la "Misteria & Affini" ha trionfato.
Valutazione Pastorale
Questo 'seguito' del precedente "Scooby Doo" riesce a farsi seguire con sufficiente scorrevolezza, mantenendo ai personaggi principali una certa simpatia e freschezza. Essendo l'unico in digitale, il cagnone Scooby Doo si ritaglia uno spazio tutto suo di smorfie, reazioni, frasi appena abbozzate: una presenza che non stanca. La vicenda si muove sul filo dell'avventura fantastica, mettendo in campo (a voler essere seri) i temi della paura verso mostri ignoti, affiancata alla paura per il mostro ben più vicino rappresentato dalla TV e dai certi suoi cinici interpreti (la giornalista Jasper). Conviene però lasciarsi andare alla girandola di inseguimenti, rincorse, mostri, tutto come in un fumetto con le vignette piene di capriole. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare accettabile e nell'insieme del tutto semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto per ragazzi e adolescenti per proiezioni di svago e passatempo comunque vivace.