Orig.: Italia (2001) - Sogg.: Valentina Capecci - Scenegg.: Valentina Capecci, Giulio Manfredonia, Anna Maria Morelli con la collaborazione di Marco Ponti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gino Sgreva - Mus.: Pivio & Aldo De Scalzi - Montagg.: Cecilia Zanuso - Dur.: 90' - Produz.: Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini, Marco Chimenz.
Interpreti e ruoli
Emilio Solfrizzi (Andrea), Gioele Dix (Bebo), Fabio De Luigi (Cristian), Lunetta Savino (Veronica), Paola Cortellesi (Caterina), Manuela Ungaro (Rita), Bob Messini (Gegio)
Soggetto
Contabile in una ditta di stoffe, Andrea vive con due figli, la moglie Manuela e la suocera. Tra famiglia e lavoro si sente sacrificato e sogna di tornare giovane e libero. Industriale di successo, Bebo Braschi-Lentini ha carattere di ferro e pochissimi affetti, solo la segretaria Veronica lo adora ma lui non se ne accorge. Cristian é un DJ in declino, minacciato di sfratto accetta anche i parti per scambisti, é innamorato della farmacista Caterina e sogna di organizzare grandi concerti rock. Andrea, Bebo e Cristian si incontrano per caso una notte vicino al mare e, dopo che un gran bagliore é apparso nel cielo, i tre si trovano nei panni di quello di loro che avevano appena ammirato e invidiato. Andrea ottiene l'età e il tempo libero di Cristian; Cristian il denaro e il potere di Bebo; Bebo accoglie gli affetti familiari di Andrea. Passato però il primo periodo di euforia, ciascuno di loro si trova di nuovo a dover affrontare problemi, e certo non più piccoli di quelli di prima. Meglio allora tornare alle situazioni di partenza. Con la differenza che ora Andrea ha riscoperto l'amore per la moglie, Cristian è disposto a faticare per conquistare un lavoro e Caterina, e Bebo sente attrazione per Veronica.
Valutazione Pastorale
Il pretesto narrativo è quello, caratteristico in tanta commedia leggera americana, dello scambio di persone, del "cosa farei se mi mettessi nei panni di un altro". E' un inizio dal quale possono derivare avventure e disavventure, all'insegna di equivoci, imbarazzi, sorprese, rimescolamento di situazioni che in genere riportano al punto di partenza, ma con una maggiore consapevolezza nel frattempo intervenuta. Alle prese con questa materia, l'esordiente regista Giulio Manfredonia mostra buone doti di leggerezza e di freschezza narrativa. Tre situazioni dell'Italia di oggi, tre insoddisfazioni che vanno capovolte per capire quei lati belli e piacevoli spesso non visti perchè troppo vicini. Si parla quindi di famiglia, di successo professionale, di lavoro che manca: elementi senz'altro di attualità visti nell'ottica di quella confusione generazionale e valoriale tipica dell'Italia a cavallo tra secondo e terzo millennio. Il finale non è facilmente consolatorio, ma mette in primo piano l'importanza di dare spazio ai sentimenti migliori, ad uan convivenza più misurata e civile. Affresco quindi che si muove tra chiaroscuri ma con un occhio rivolto alla volontà di vincere dubbi e incertezze. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, con riserve per qualche passaggio meno controllato, e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come proposta leggera nell'ambito delle tematiche famiglie e lavoro nell'Italia del Duemila.