SEABISCUIT Un mito senza tempo

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Amicizia, Animali, Film per ragazzi, Sport
Genere
Drammatico
Regia
Gary Ross
Durata
140'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Seabiscuit
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Gary Ross tratto dal libro di Laura Hillebrand
Musiche
Randy Newman
Montaggio
William Goldenberg

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: tratto dal libro di Laura Hillebrand - Scenegg.: Gary Ross - Fotogr.(Scope/a colori): John Schwatzman - Mus.: Randy Newman - Montagg.: William Goldenberg - Dur.: 140' - Produz.: Kathleen Kennedy, Frank Marshall, Gary Ross, Jane Sindell.

Interpreti e ruoli

Jeff Bridges (Charles Howard), Tobey Maguire (Johnny 'Red' Pollard), Chris Cooper (Tom Smith), Elizabeth Banks (Marcela Howard), Gary Stevens (George Woolf), William H.Macy (Ton Ton McGlaughlin)

Soggetto

Dopo i difficili inizi prima a New York nel 1910 e poi a San Francisco, Charles Howard si è fatto strada e ora gode di una certa agiatezza. Arrivano nel 1929 il crollo della borsa di Wall Street e la conseguente crisi economica. E' un momento difficile, durante il quale può accadere che due genitori affidino il figlio Johnny ad un'altra famiglia, non essendo in grado di mantenerlo. Nel 1935 Howard vede morire in un incidente il proprio figlioletto. Dal duro colpo si solleva solo quando conosce Marcela, la sposa e decide di comprare due cavalli. Per allevarli Charles si affida a Tom Smith, cowboy solitario. A Saratoga tre mesi dopo si prepara il debutto del cavallo Seabiscuit. Tommy ha visto Johnny, detto Red, e lo ha designato come fantino. Seabiscuit vince, si impone all'attenzione e e ben presto nasce una rivalità con Van Admiral, il più grande del momento: il suo proprietario mette in palio 100mila dollari per farli incontrare. Red ora ha paura e rivela di essere cieco da un occhio, retaggio di incontri di pugilato fatti quando, lasciato dai genitori, cercava qualcosa per vivere. La sfida però è lanciata, Red si infortuna, e viene chiamato a sostituirlo George Woolf. Il 1 novembre 1938 Seabiscuit corre e vince, ma subito dopo patisce a sua volta un brutto infortunio. Ora Red e Seabiscuit cominciano insieme un lento percorso di ripresa. Infine tornano in pista insieme. Nella corsa di Santa Anita, Red finalmente porta Seabiscuit alla vittoria.

Valutazione Pastorale

Secondo uno schema collaudato, il copione è tratto da un romanzo che però si ispira ad una storia vera. Insomma Seabiscuit é vissuto davvero ed ha compiuto le imprese descritte. Diluito su circa 130' (gli ultimi 10' sono occupati dai titoli di coda), il racconto si colloca sulla scia dei cineromanzoni di un tempo. Un affresco dell'America dal 1910 alle soglie dell'entrata in guerra: per ripercorrere le fasi di una crisi difficilissima senza però parlarne mai direttamente. Così, dopo l'emblematico tratteggio del figlio lasciato dai genitori impauriti dalla situazione, gli altri riferimenti sono affidati a fotografie dell'epoca, immagini di povertà e di stenti sulle quali si impongono il cavallo e gli uomini che lo circondano: vicenda emblematica del riscatto dalla depressione raggiungibile solo al prezzo di sacrifici, di forza d'animo, della fiducia in valori senza tempo nè età. L'impegno dell'individuo é garanzia di quella voglia di crescere che fa superare i momenti peggiori. Periodicamente l'America ha bisogno di recuperare quello spirito della 'frontiera', della sfida a viso aperto che ridà fiducia al cittadino: è oggi c'è un altro momento difficile. Senza insistere su altre analisi troppo dettagliate, il film si propone anche come uno spettacolo di indubbia suggestione, ben fatto e misurato. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e come proposta di intrattenimento misurato anche per ragazzi, parlando di storia e favola, di animali, di sport e società.

Le altre valutazioni

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