Soggetto
Dal carisma devozionale del giovane Carlo Acutis, scomparso all’età di 15 anni nel 2006 e proclamato venerabile da papa Francesco nell’estate del 2018, è nato il progetto “Segni”, film documentario dedicato ai miracoli eucaristici.
Valutazione Pastorale
Dura quasi sessanta minuti il documentario diretto da Matteo Ceccarelli e scritto dallo stesso regista insieme ad Elisabetta Sola. Si tratta di un viaggio alla scoperta dei principali miracoli eucaristici avvenuti dall’inizio degli anni Novanta, spostandosi in diversi continenti. La troupe, infatti, ha raccolto testimonianze a Buenos Aires, in Argentina, dove nella prima metà degli anni ‘90, tra il 1992 e il 1996, sono avvenuti tre miracoli quando papa Bergoglio era vescovo ausiliare della città. Ancora, testimonianze di religiosi e medici in Messico, a Tixtla, per il miracolo eucaristico avvenuto nel 2006, passando poi in Polonia, ai due siti Legnica e Sokółka, per gli eventi miracolosi che si sono registrati nel 2008 e nel 2013. Infine, il film affronta anche una pagina del passato, il miracolo eucaristico di Lanciano – in Italia – avvenuto nel 750, con indagini scientifiche condotte tra il 1970 e il 1971.
È proprio il passaggio continuo nel corso della narrazione tra scienza e fede, tra le testimonianze di religiosi, fedeli e medici, che costituisce il cuore del film. Il racconto degli episodi miracolosi, infatti, viene sempre accompagnato da un raccordo della scienza, il resoconto di studi condotti da medici, per offrire una prospettiva completa e bilanciata sul fenomeno. È un fluido procedere tra esposizione di fatti, espressioni della fede e ancoraggi certi della scienza; un cammino congiunto tra fede e scienza, senza sovrapposizioni né tanto meno limitazioni.
Nel complesso il film “Segni” ha una narrazione solida e descrittiva; non un’inchiesta serrata dai contorni giornalistici, bensì un addentrarsi con passo rispettoso, ma certo, nelle pieghe del mistero, ancorando i vari passaggi con raccordi di fede e di scienza. La regia di Ceccarelli si pone al servizio del tema con stile pulito e lineare, persino asciutto, senza mai perdere la misura del racconto. In alcuni passaggi, però, infrange il rigore e tocca momenti alti e poetici, come lo sguardo carico di emozione sulla Montagna delle Croci a Sokółka in Polonia e il raccordo con lo sguardo pittorico di padre Marko Rupnik, con il suo mosaico sul primo miracolo del Pane Eucaristico nella chiesa del Corpus Domini di Bologna. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e per dibattiti.
Utilizzazione
Adatto senza dubbio per la programmazione ordinaria, il film è da utilizzare per approfondimenti pastorali ed educativi, occasione preziosa tanto per giovani quanto per adulti e famiglie, credenti o distanti. Il cinema si fa spazio ideale di confronto e dialogo sul mistero della fede e gli innegabili segni della speranza.