Sogg. e Scenegg.: Alessandro D'Alatri - Fotogr.: (panoramica/a colori) Claudio Collepiccolo - Mus.: Moni Ovadia, Alfredo La Cosegliaz - Montagg.: Cecilia Zanuso - Dur.: 91' - Produz.: Rodeo Drive
Interpreti e ruoli
Anna Galiena (Gina), Massimo Ghini (Riccardo), Kim Rossi Stuart (Saverio), Maria Grazia Grassini (Madre di Saverio), Paola Tiziana Cruciani (Rossana), Renzo Stacchi (Nando), Leila Durante (Madre di Gina), Patrizia Piccinini, Piergiorgio Menichini, Marina Tagliaferri, Sergio Tardioli
Soggetto
Gina, impiegata alle poste di Piazza Bologna a Roma, convive con Riccardo, autista dell'ATAC, dal quale ha avuto un bimbo di 4 anni, Enrico. Improvvisamente Gina riceve una lettera d'amore da un certo Saverio e poi telefonate insistenti. Dapprima Gina nasconde il fatto a Riccardo, su consiglio della madre, ma poi questo scopre le lettere e Gina fatica a rassicurarlo sulla sua fedeltà. Poichè Saverio infila addirittura le lettere sotto la porta di casa e lascia un numero telefonico, Riccardo risale all'indirizzo di questi: affronta il giovane, che è uno psicopatico, ma la madre chiama la polizia che diffida Riccardo. Gina, però, dopo un incontro con la madre di Saverio, inizia a parlargli, e a poco a poco anche Riccardo, dopo aver parlato con la psicologa del giovane, finisce per aiutarlo, giungendo addirittura a portarlo fuori la domenica. Gina convince Urbano, proprietario di una serra, a farsi aiutare dal giovane, che sembra trovare un equilibrio. Un giorno Gina passa dalla serra, e Saverio le chiede un bacio: in un momento di debolezza e di pietà, la donna cede, ma, influenzata anche dalla bellezza, dalla dolcezza e dalle splendide poesie che il giovane le dedica, si lascia andare, per pentirsi subito poi di fronte allo shock emotivo di Saverio. Per sottrarla ad una situazione ormai insostenibile Riccardo le fa prendere le ferie e la porta al mare. Disperato per la perdita di Gina, Saverio ha una crisi violenta e distrugge la serra. Arrestato, viene ricoverato prima in ospedale e poi ospitato in una comune terapeutica dove un bigliettino gli cade accanto: è una ragazza del centro che gli lancia un messaggio di affetto e di speranza.
Valutazione Pastorale
Saverio è un "senza pelle", come lo definisce la psicologa che lo ha in cura: è cioè trasparente, subisce senza mediazioni gli stimoli dall'esterno, la grazia di Gina, che lo spinge a scrivere poesie bellissime e a mandare meravigliosi cesti di fiori, e la sensualità delle modelle di biancheria intima su una rivista, che stimolano invece la sua sensualità negata dalla situazione psicologica e familiare. La madre cerca di aiutare questo figlio come può, ma confida soprattutto sul trattamento farmacologico, mentre il giovane avrebbe bisogno di ben altro. Gina e Riccardo riescono a far vivere Saverio, per un magico intervallo di tempo, in cui il farmaco chimico sembra soppiantato felicemente dal calore umano, circondato dall'affetto, dalla comprensione, e la magia sembra avere il sopravvento sui fantasmi di una mente in bilico. Ma basta un errore della donna, una involontaria spinta emotiva per precipitare di nuovo il giovane nel vortice di sofferenza che riesce ad esprimere solo con animaleschi mugolii. Il regista sembra suggerire, dopo aver fatto intravvedere un clima familiare favorevole come aiuto valido, la comunità terapeutica come soluzione tutto sommato più equilibrata. Ma resta il dubbio: avrebbe potuto Saverio liberarsi dalla fase acuta dell'innamoramento per instaurare con Gina e Riccardo un rapporto di amicizia, o la situazione sarebbe comunque evoluta verso una crisi? Il film lancia questo, e tanti altri interrogativi, sui quali una situazione sociale molto più diffusa di quanto si creda è chiamata ogni giorno a rispondere.