Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: basato sulla sceneggiatura di Bill Walsh e Lillie Hayward per il film "Geremia cane e spia" (19599 e di Don Tait per il film "Quello strano cane di papà" (1976) - Scenegg.: Cormac Wibberley, Marianne Wibberley, Geoff Rodkey, Jack Amiel, Michael Begler - Fotogr.(Scope/a colori): Gabriel Beristain - Mus.: Alan Menken - Montagg.: Ned Bastillie - Dur.: 98' - Produz.: Tim Allen, David Hoberman.
Interpreti e ruoli
Tim Allen (Dave Douglas), Robert Downey Jr. (Marcus Kozak), Kristin Davis (Rebecca Douglas), Danny Glover (Ken Hollis), Spencer Breslin (Joe Douglas), Jane Curtin (giudice), Zena Grey (Carly Douglas), Shawn Pyfrom (Trey), Philip Baker Hall
Soggetto
Avvocato con grandi prospettive di carriera, Dave rimanda indietro bruscamente un cane che i figli avevano trovato per strada. Rimedia però un morso e, dopo qualche tempo, avverte su di sè strani istinti che lo conducono a diventare lui stesso un cane simile all'altro. Mentre la moglie e i due figli pensano che l'uomo voglia allontanarsi dalla famiglia, Dave cerca di capire cosa é successo e come uscirne. La soluzione é proprio nel processo di cui si stava occupando in quel periodo. Dopo molte fatiche, e approfittando dei momenti in cui torna 'normale', Dave mette alle strette il perfido Marcus, un perfido scienziato che stava conducendo esperimenti su un farmaco capace di allungare la vita. Assicurato il colpevole alla giustizia, Dave ritrova l'affetto dei figli e della moglie. Insieme vanno in vacanza al mare. E qui, sulla spiaggia, Dave rincorre un frisbie...
Valutazione Pastorale
Dal primo "Shaggy Dog" (in italiano "Geremia cane e spia", 1959), la storia é un po' cambiata, ma lo spirito goliardico è rimasto lo stesso. Il racconto é facile, scorrevole, pieno di buone intenzioni. Tra una situazione comica e l'altra, si lanciano piccolissimi messaggi sul pericolo di esperimenti scientifici incontrollati, sulla mancanza di dialogo in famiglia, sull'equilibrio tra casa e lavoro. Tutto è abbastanza epidermico, ma la vivacità della regia consente di evitare retorica e banalità. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e senz'altro semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e recuperato come proposta gradevole anche per bambini e famiglie.