Sogg. e Scenegg.: Joe Eszterhas - Fotogr.: (scope/a colori) Jost Vacano - Mus.: David A. Stewart - Montagg.: Mark Goldblatt - Dur.: 121' - Produz.: Alan Marshall, Charles Evans - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Elizabeth Berkley (Nomi Malone), Kyle Mac Lachlan (Zack), Gina Gershon (Cristal), Glenn Plummer (James), Gina Ravera . (Molly), Alan Rachins, Robert Davi
Soggetto
la giovane ma decisa Nomi Malone con l'autostop giunge a Las Vegas dove viene derubata della valigia. Trova alloggio da un'ospitale ragazza di colore, Molly, costumista allo Stardust, un night-club di lusso, la quale le presenta Cristal, la star dello spettacolo, che sembra snobbarla, ma poi sembra interessarsi, anche morbosamente, a lei fino a farla esibire a pagamento in una "lap-dance" per il suo amante Zack, nel locale di spogliarelli dove Nomi lavora. James, un ballerino di colore, colpito dal suo talento, le paga la cauzione quando va in prigione per una rissa da lei provocata e le propone di esibirsi con lui in uno spettacolo, ma poiché questi la tradisce con unaltra ballerina Nomi lo abbandona. Superato un provino allo Stardust (procuratole da Cristal) e successivamente assunta, Nomi diviene amante di Zack, il direttore artistico dello Stardust. Ma Cristal, nonostante continui ambiguamente a giocare con lei, tenta di impedirle di far carriera. Nomi, adirata, durante una pausa dello spettacolo la spinge per le scale procurandole una frattura. Diviene così la star ottenendo molto successo. Molly, dapprima disgustata per il cinismo di Nomi, cede all'invito ad un party dove Zack ha invitato la rockstar Andrew Carver (per cui Molly stravede) e che questi fa violentare dai suoi "gorilla". Invano Nomi chiede per questo fatto vendetta a Zack, che ha ormai indagato sul suo passato ed ha scoperto che è stata una prostituta. Furente, si reca da Carver e lo colpisce mortalmente; quindi va all'ospedale a salutare sia Molly sia Cristal, la quale le rivela che anche lei è divenuta una star grazie ad un atto disonesto. Disgustata, Nomi lascia la città e, ironia della sorte, facendo l'autostop ottiene un passaggio dal conducente della stessa automobile che inizialmente l'aveva portata a Las Vegas.
Valutazione Pastorale
il film ritrae una realtà che purtroppo esiste ed una dinamica di rapporti personali mossi sostanzialmente dal bisogno di successo, dall'angoscia malsana di dovere emergere, cui si soggiace e che fa dimenticare onestà, dignità, rispetto di sé stessi e degli altri. La "parabola" di Nomi poteva anche essere una denuncia realistica ed amara di un ambiente corrotto e spietato. Qui invece si tratta di una falsa denuncia dove, come in un postribolo visivo, il cliente-spettatore è coinvolto in situazioni dai risvolti laidi, volutamente provocatori (come nel pretestuoso torbidume saffico tra Cristal e Nomi) evidenziata dai gusti ben noti dello sceneggiatore Joe Eszterhas. Quello che preoccupa maggiormente è che la censura, appagata soprattutto dal taglio della scena più "reclamizzata" del film, abbia limitato il divieto ai minori degli anni quattordici, come se l'uso disinvolto della cocaina e tutte le sconcezze, gli squallori, le volgarità, i comportamenti esibiti nel film siano adatti agli adolescenti in piena formazione psicologica e sessuale.