Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: tratto dal libro di William Steig - Scenegg.: Ted Elliott & Terry Rossio e Joe Stillman e Roger S.H.Schulman - Mus.: Harry Gregson-Williams - Montagg.: Sim Evan-Jones - Dur.: 90' - Produz.: Aron Warner, John H.Williams, Jeffrey Katzenberg.
Soggetto
C'era una volta, in una lontana palude, un irascibile orco di nome Shrek, brutto e verdastro, che viveva tranquillo in solitudine, odiando gli esseri umani. Il suo equilibrio viene distrutto, quando lord Farquaad signore di Du Lac, decide di cacciare dal regno e di confinare proprio in quella palude tutti i personaggi delle fiabe. Sentendosi assalito e non sapendo cosa fare, Shrek decide di andare in città per chiedere la revoca del provvedimento. Accompagnato da ciuchino, arriva proprio mentre é in corso il torneo che dovrà stabilire colui che sarà incaricato di liberare la principessa Fiona la quale, sposando poi Farquaad, lo renderà Re. Trovatosi a partecipare per caso, Shrek vince il torneo, va con ciuchino in cerca di Fiona, la libera dal drago e, sulla strada del ritorno, se ne innamora. Anche se sa di non avere possibilità, sta per dichiararsi, quando sente Fiona parlare di bellezza e di mostri. Pensa che la frase sia rivolta a lui (mentre é Fiona preda di un incantesimo che la rende bella di giorno e brutta di notte), si rattrista, consegna la ragazza al re e si ritira dentro casa. Avvertito in tempo da ciuchino dell'equivoco, si precipita al luogo del matrimonio e riesce ad interromperlo. Farquaad prova a farli arrestare, ma loro hanno la meglio, e un nuovo matrimonio tra Shrek e Fiona si prepara con gioia di tutti.
Valutazione Pastorale
Prodotto da Steven Spielberg e realizzato negli studi di animazione della Pacific Data Images/Dream Works, il film ha partecipato nella selezione ufficiale in conorso al Festival di Cannes 2001. A suo modo un avvenimento, perchè per la prima volta un cartone animato é entrato nel cartellone principale di uno dei più importanti festival di cinema. Giusto riconoscimento, si può dire, perché il risultato raggiunto è una eccellente fusione tra il clima, le atmosfere, il percorso delle favole antiche e la nuova duttilità espressica permessa grazie al software sviluppato da PDI: questo sistema, tra l'altro, consente di incorporare e di riprodurre movimenti tipo la criniera, le orecchie e la coda di Ciuchino. Suggestiva e misuratamente dinamica la mobilità dei corpi, tutti si muovono all'interno di un copione che costruisce, passo dopo passo, variazioni tematiche sfaccettate e mette in primo piano argomenti importanti. Il 'diverso' con le sue paure, l'inganno che si protrae tra ' essere' e 'apparire', la prepotenza del comando, il recupero della dignità e la vittoria finale dell'amore vero: tutto scorre in modo misurato e saggio lungo le scansioni della fiaba, e il lieto fine, che arriva, solleva e un po' commuove. Un cartone animato nella migliore tradizione dunque, che appassiona e offre spunti per un apologo morale non banale a favore del superamento delle barriere tra gli uomini. Dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e brillante per l'insieme di simpatia, ironia, divertimento.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare come proposta, anche in funzione didattica, per bambini e ragazzi.