Orig.: Giappone (2013) - Sogg.: tratto dal Manga omonimo scritto e disegnato da Miyazaki, apparso a puntate sulla rivista Model Graphix Hobby a partire dal 2009, ispirato al romanzo di Tatsuo Hori - Scenegg.: Hayao Miyazaki - Fotogr.(Panoramica a colori) - Mus.: Joe Hisaishi - Montagg.: Takeshi Seyama - Dur.: 126' - Produz.: Toshio Suzuki per Studio Ghibli.
Soggetto
Nel Giappone del Primo Novecento, Jiro Horikosci è fin da piccolo attratto dal lavoro dell'ingegnere aereonautico italiano Gianni Caproni. Il sogno di Jiro di costruire aereoplani e diventare pilota è reso vano dalla forte miopia di cui soffre. Tuttavia non si scoraggia, si impegna e riesce ad entrare in una delle maggiori industrie meccaniche giapponesi, e da lì compie il passo per imporsi come ingegnere aereonautico. Mentre diventa famoso, il Giappone é coinvolto negli eventi storici che culminano nella seconda guerra mondiale, e Jiro riesce tuttavia ad ottenere l'amore per la dolce Nahoko. Così la sua vita scorre lungo i percorsi che aveva sognato da bambino...
Valutazione Pastorale
Di Miyazaki, maestro riconosciuto dell'animazione giapponese, sono arrivati in Italiamolto titoli, sia pure in modo alquanto frazionato. Quello di ora (per dichiarazione dell'autore dovrebbe essere l'ultimo) era in concorso alla Mostra di Venezia 2013, ben accolto da pubblico e critica ma senza il valore aggiunto della sorpresa o della scoperta. La storia di Horikoshi è in effetti esemplare come sintesi di modo di fare narrativa, epica, romanzo, restando alla favola e alla realtà. Molti dati realistici si intrecciano nell'esistenza dell'aspirante scienziato, secondo un percorso pieno di speranze, obiettivi, delusioni, tutto affidato alla grande volontà di non arrendersi e di crescere. Affidate ad immagini come sempre ariose, cariche di respiro, di leggerezza, di intensa affettività, le cadenze narrative scandiscono tempi e modi di affrontare il passare degli anni, affidandosi ad una identità interiore e ad una saggezza dell'intelligenza. Se i risultati complessivi appaiono meno riusciti è solo perché il mito e i valori della cultura nipponica, espressi con qualche sottolineatura di troppo, abbassano la freschezza dell'invenzione fantastica. Le pagine si sfogliano tuttavia con piacere, come un libro di storia che rimanda alla memoria e al tempo perduto. Sono passaggi importanti per segnare un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme decisamente poetico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta originale, bella e densa di suggestioni per tutta la famiglia.