Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Paul Hernandez, Bob Schooley, Mark McCorkle - Fotogr.(Scope/a colori): Shelly Johnson - Mus.: Michael Giacchino - Montagg.: Peter Amundson - Dur.: 101' - Produz.: Andrew Gunn.
Interpreti e ruoli
Michael Angarano (Will Stronghold), Kurt Russell (Steve Stronghold/Commander), Kelly Preston (Josie Stronghold/Jetstream), Danielle Panabaker (Layla), Mary Elizabeth Winstead (Gwen), Kevin Heffernan (Ron Wilson/autista bus), Dee Jay Daniels (Ethan), Kelly Vitz (Magenta), Will Harris (Speed), Lynda Carter (Preside Powers)
Soggetto
Will Stronghold é il figlio adolescente dei supereroi più famosi del pianeta: Commander e Jetstream. Will va con l'amica Layla alla Sky High, una scuola per figli di supereroi sospesa tra le nuvole. All'arrivo i ragazzi vengono sottoposti all' "Inquadramento Potere" per essere suddivisi in "Eroi" e "Spalle". Sia Layla che Will vanno tra le Spalle, con grande delusione di tutti, ma durante una rissa con Warren Peace, figlio di un eroe cattivo sconfitto da Commander, Will scopre di avere la superforza. Così viene trasferito al corso "Eroi", allontanandosi da Layla, che é innamorata di lui. Lì Will prende una cotta per la bella Gwen Greyson, che sta organizzando una festa scolastica con invito anche per i genitori di Will. In realtà Gwen é Royal Pain, un cattivo sconfitto anni prima da Commander. Gwen sottrae a Commander il 'Biberon', un fucile che riduce a neonato chi é colpito e, durante la festa, annienta tutti i supereroi. Solo Will e il suo gruppo delle Spalle può affrontarla. Così Royal Pain viene sconfitta, le Spalle sono riabilitate, e Will ricambia l'amore di Layla.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una bella favola che si muove sul terreno dei quel fantastico proveniente soprattutto dai fumetti e che però aggiunge qualche gradevole spruzzatina tra il satirico e il grottesco. La figura del supereroe serve a ironizzare su certe presunzioni contemporanee, non solo americane ma più in generale di coloro che si sentono a vario titolo 'superiori'. E se l'insegnamento finale che mette sullo stesso piano 'eroi' e 'spalle' ha certo un che di prevedibile e di didascalico, tuttavia la favoletta postmoderma mantiene una propria coerenza, finalizzata ai più piccoli cui insegna qualcosa senza essere pedante. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e senz'altro semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto per un pubblico di bambini come passatempo simpatico e piacevole.