Sogg.: tratto dal lavoro teatrale "Intimate Exchanges" di Alan Ayckbourn - Scenegg.: Jean Pierre Bacri, Agnès Jaoui - Fotogr. (Panoramica/a colori): Renato Berta - Mus.: John Pattison - Montagg.: Albert Jurgenson - Dur.: 149' - Produz.: Arena Films, Paris; Vega Film, Zurich; Cecchi Gori Group, Alia Film, Roma.
Interpreti e ruoli
Pierre Arditi (Toby Teasdale/ Lionel Hepplewick/ Joe Hepplewick), Sabine Azema . (Celia Teasdale/ Sylvie Bell)
Soggetto
Toby Teasdale, direttore della Bilbury School a Hutton Bushel, nello Yorkshire, e dedito al whisky, è in crisi con la moglie Celia, che chiede di sistemare il giardino al tuttofare Lionel Hepplewick, che se la intende con la cameriera Sylvie Bell ma rifiuta di uscirci perchè innamorato della padrona. Convince costei a metter su un'impresa di ristorazione, ma al primo impegno serio la sua dabbenaggine provoca nella donna, già prostrata, una crisi di nervi tale da condurla al ricovero per 5 anni. Al funerale di Joe Hepplewick, padre di Lionel e poeta locale, Celia è in convalescenza. Lionel ha sposato una di fuori e fa il ristoratore. In un secondo finale, Lionel promette a Celia di non abbandonarla, ed allo stesso funerale costei, ricca ristoratrice, ha lasciato Toby sempre più in declino ed ha in Lionel un servile autista. Oppure Toby e Celia tentano di recuperare il loro rapporto con una vacanza in un hotel, ma Lionel, innamorato di Celia, la tormenta con la sua dissennata corte, in veste di cameriere, ma la donna non cede alle sue proposte. Dopo 5 anni, al funerale di Toby, Celia incontra Lionel, sempre più folle, che fa il becchino. Oppure alla Messa per il 50° della scuola Toby esce per un malore, Celia lo rimprovera, ed arriva Lionel: ha messo su una compagnia di taxi, e regala un disco a Celia, un garbato ricordo della sua vecchia passione. Oppure Sylvie e Lionel sincontrano, ma l'uomo rimarca la mancanza di classe della giovane, che decide di acculturarsi con l'aiuto di Toby, che le fa leggere i classici inglesi. Ma Joe Hepplewick, curioso poeta/filosofo in sedia a rotelle, ed il figlio, convincono Sylvie a lasciar perdere per fare la madre di famiglia. Sposato Lionel, al funerale del padre di questi rivela all'ancora deluso Toby di averlo segretamente amato. Nell'ultimo finale, la giovane ha lasciato sia Toby che Lionel nonché il paese ed ha intrapreso brillantemente la carriera giornalistica in una rivista femminista. Al 50° della scuola intervista il direttore Toby, ringraziandolo di averle spalancato la porta di una nuova vita.
Valutazione Pastorale
Due attori per molti personaggi e con finali diversi: questo il rocambolesco congegno scenico, montato sapientemente da Alan Ayckbourn, e che Resnais trasforma in un cinema-teatro con il mestiere e l'intelligenza del maestro. Lo scomporre la stessa realtà in un mosaico di possibili soluzioni diverse, oltre a parafrasare la casualità delle scelte che condizionano il futuro dell'esistenza, evoca anche, con un humor tutto britannico, il peculiare atteggiamento romantico che si esprime nella tipica frase: "Ah! Se avessi fatto...se avessi detto". L'autore accontenta i suoi personaggi e diverte non poco offrendo una pirotecnica serie di soluzioni, con situazioni dove al drammatico si mescola l'ironico, al sentimentale il grottesco, sempre con un'eleganza formale ed una mancanza di volgarità che riscattano ampiamente, sul piano pastorale, le eventuali riserve di ordine morale che talune situazioni di per sé, non certo per come vengono presentate, potrebbero suscitare. Divertimento ambizioso ma sostanzialmente riuscito, con l'unica sbavatura della scena della crisi isterica di Celia al ricevimento, sopra le righe, in un'interpretazione per il resto straordinaria della bravissima Sabine Azema, che passa con disinvoltura dalla nevrotica e fragile Celia alla ruspante, vitale Sylvie. Un eccellente Pierre Arditi l'accompagna in questa maratona.