Orig.: Gran Bretagna (2015) - Sogg.: John Logan, Neal Purvis & Robert Wade - Scenegg.: John Logan e Neal Purvis & Robert Wade e Jez Butterworth - Fotogr.(Scope/a colori): Hoyte Van Hoytema - Mus.: Thomas Newman - Montagg.: Lee Smith - Dur.: 148' - Produz.: Michael G. Wilson e Barbara Broccoli.
Interpreti e ruoli
Daniel Craig (James Bond agente 007), Christoph Waltz (Oberhauser), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ben Whishaw (Q), Naomi Harris (Moneypenny), Dave Bautista (Hinx), Monica Bellucci (Lucia), Ralph Fiennes (M), Andrew Scott (Max Denbeigh/C), Rory Kinnear (Tanner), Jesper Christensen . (Mr. White), Stephanie Sigman . (Estrella)
Soggetto
Un misterioso messaggio riguardante il proprio passato convince James Bond a recarsi per una nuova missione a Città del Messico. Quindi raggiunge Roma, dove si infiltra in una riunione segreta e scopre l'esistenza di una organizzazione segreta chiamata Spectre. La sua attività però è mal vista da Max Denbigh, nuovo capo del Centro per la Sicurezza nazionale che mette in dubbio la legittimità della sezione guidata da M. Di nascosto allora Bond incarica i fidati Moneypenny e Q per aiutarlo a trovare Madeleine Swann, figlia del suo vecchio amico Mr. White he potrebbe arrivare alla soluzione per chiarire l'enigma di Spectre...
Valutazione Pastorale
Siamo dunque arrivati al titolo n° 24 della serie con protagonista James Bond. L'agente 007 è affidato ancora a Daniel Craig, che raggiunge Pierce Brosnan con quattro presenze. Certo il titolo di esordio della 'saga' ( "A007 Licenza di uccidere" diretto da Terence Young, 1962) appare più che mai lontano, ma conferma che ogni tassello del mosaico è in grado di riflettere il tempo in cui è stato realizzato, di esserne riflesso e testimonianza: per la storia, per il costume, per il quadro politico. Cominciato in una situazione di blocchi contrapposti USA/URSS, lo scenario arriva ad oggi quando il 'pericolo' è rappresentato da un folle che vuole mettere insieme tutti i sistemi informatici del pianeta e annullare la libertà delle democrazie. In effetti la comunicazione (furto di dati, pirateria, inserimento negli archivi elettronici) è il terreno dell'unica guerre rimasta nel Pianeta. Far esplodere bombe e obiettivi civili solo premendo un bottone è una minaccia che va tenuta sotto controllo. Agganciate in questo modo la realtà e la cronaca, bisogna dire che Sam Mendes si impegna al meglio per restare all'interno di quello che Bond "deve" fare, tra azioni, gesti, parole. Mette a frutto così una regia quasi blindata dalle attese dello spettatore universale, e solo quando entra in gioco Lea Seydoux con il personaggio Madeleine Swann (bel nome proustiano) Mendes si lascia andare e cattura qualche immagine visionaria e affascinante da par suo. Il resto scorre tutto per il meglio, senza infamia e senza lode. E il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come spettacolo di sicura presa per il grande pubblico, anche considerando la durata (148').