Steve! (Martin). Documentario in 2 parti

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Arte, Cinema nel cinema, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Il comico, Letteratura, Mass-media, Media, Metafore del nostro tempo, Musica, Politica-Società, Teatro
Genere
Biografico
Regia
Morgan Neville
Durata
Documentario in 2 episodi da circa 150' (totale 180')
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
STEVE! (Martin). A documentary in 2 pieces
Distribuzione
Apple TV+
Soggetto e Sceneggiatura
Morgan Neville
Fotografia
Bryan Donnell, Brandon Somerhalder, Emily Topper, Graham Willoughby
Musiche
Daniel Wohl
Montaggio
Alan Lowe, Jeff Malmberg, Aaron I. Naar
Produzione
Charlise Holmes, Katie Le Dain, Morgan Neville, Chris Shellen. Casa di produzione: A24, Tremolo Productions

Documentario disponibile sulla piattaforma Apple TV+

Interpreti e ruoli

Steve Martin (Steve Martin), Martin Short (Martin Short), Tina Fey (Tina Fey), Anne Stringfield (Anne Stringfield)

Soggetto

Tributo al talento del grande stand-up comedian, attore e musicista Steve Martin: un viaggio tra tornanti familiari e professionali, compresi lati inediti della sua biografia come la passione per l’arte, l’amore per il fumetto e la gioia della paternità.

Valutazione Pastorale

Steve Martin, classe 1945, è una delle colonne della comicità “a stelle e strisce”. Nella sua lunga e versatile carriera è stato sempre un fuoriclasse della risata, tra stand-up comedy, attore capofila tra cinema, Tv e teatro, con una chiara abilità nella scrittura e come musicista. Un talento a tutto tondo. Quasi alla soglia degli ottant’anni arriva un doc a celebrarlo: “Steve! (Martin). Documentario in 2 parti” del Premio Oscar Morgan Neville su Apple TV+.
Il doc si divide in due sezioni. La prima (“Then”) racconta le origini dell’artista, dall’infanzia con poca tenerezza in famiglia e un desiderio di evasione accesso da giochi di illusionismo e lavoretti presso Disneyland, all’esordio sorprendente in spettacoli live, come stand-up comedian. Nella seconda parte (“Now”), vengono passati in rassegna i titoli cult tra cinema e Tv come “Ho sposato un fantasma” (1984), “I tre amigos!” (1986), “Roxanne” (1987), “Il padre della sposa” (1991) fino al recente “Only Murders in the Building” (Disney+, 2021-23). Ma occupare il cuore della narrazione sono l’amicizia con Martin Short e Tina Fey e soprattutto la scoperta dell’amore con la scrittrice Anne Stringfield, che gli ha permesso di diventare padre in tarda età. Un’esperienza travolgente, che ha ridefinito le ascisse e ordinate del suo vivere.
Oltre a questo svelamento della dimensione sentimentale, familiare, a colpire nel doc è anche l’onestà con cui Steve Martin si racconta, rivelando la malinconia che lo ha sempre accompagnato (dall’infanzia) e il bisogno di trovare conforto nell’arte, nella pittura. Emozionante è il passaggio in cui sottolinea come è cambiato nel tempo il suo sguardo su un dipinto di Edward Hopper (The Lighthouse), traccia di una chiara svolta interiore. Il documentario ha una durata abbastanza importante, 180 minuti, ma il racconto corre veloce, brillante e acuto, persino commovente in alcuni passaggi. Il ritratto di un grande artista della risata, molto amato Oltreoceano ma non solo. Consigliabile, brillante, per dibattiti.

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