Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: Jessica Bendinger - Fotogr.(Panoramica/a colori): Daryn Okada - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Troy Takaki - Dur.: 105' - Produz.: Gail Lyon.
Interpreti e ruoli
Jeff Bridges (Burt Vickerman), Missy Peregrym (Haley Graham), Vanessa Lengies (Joanne Charis), Nikki Soo Hoo (Wei Wei Yong), Maddy Curley (Mina Hoyt), Kellan Lutz (Frank), John Patrick Amedori . (Poot)
Soggetto
Pizzicata ancora una volta dalla polizia, la ventenne Haley viene condannata dal giudice (una donna) a ritornare in quel mondo della ginnastica artistica dove aveva dimostrato di poter eccellere. L'obbligo però é di frequentare la Vickerman Gymnastic Academy, ossia la scuola dove insegna Bert Vickerman, l'allenatore con cui ha già avuto screzi in passato. Quasi subito Haley si scontra con le altre allieve, scattano gelosie, invidie, ripicche. Gli allenamenti sono duri e Bert vuole preparare la squadra per i prossimi campionati nazionali. Si va avanti sul filo di una difficile convivenza, fin quando, ad un gara, una giudice assegna ad una ragazza un punteggio basso, causa penalizzazione per una spallina scoperta. Allora le altre solidarizzano con lei e rinunciano alla gara per farla vincere. Il gruppo è finalmente unito e può sperare di ben figurare ai campionati. Burt e Haley ora si capiscono e si rispettano.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una 'commediola' di poche pretese, che ha almeno il merito di scegliere uno scenario inconsueto, quello della ginnastica. Ma per il resto gli stereotipi del filone 'sport/allenatore/famiglia' ci sono tutti: le incomprensioni, la solitudine di Haley, la sua rabbia contro tutti, la voglia di vendicarsi poi rientrata di fronte al dissolversi degli equivoci e al ritrovamento della fiducia reciproca. Individualismo e spirito di squadra vanno di pari passo e fanno ottenere i risultati sperati. C'é da aggiungere che la protagonista rende credibile quel tanto che basta le disavventure di Haley, che Jeff Bridges si presta con professionalità ad un ruolo 'piccolo', e che la regia tiene il ritmo sostenuto: insomma non ci si annoia, e non ci sono cadute di gusto. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e certamente semplice.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente che si tratta di un prodotto rivolto più che altro alla fascia giovanile, tra ritmi sostenuti e brani musicali di attualità.