Stranger Eyes. Sguardi nascosti

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Bambini, Dialogo, Dolore, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Internet, Mass-media, Matrimonio - coppia, Media, Metafore del nostro tempo, Nuove tecnologie, Psicologia
Genere
Drammatico, Psicologico, Thriller
Regia
Siew Hua Yeo
Durata
125'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Francia, Singapore, Stati Uniti
Titolo Originale
Stranger Eyes
Distribuzione
Europictures
Soggetto e Sceneggiatura
Yeo Siew Hua
Fotografia
Hideho Urata
Musiche
Thomas Foguenne
Montaggio
Jean-Christophe Bouzy
Produzione
Fran Borgia, Stefano Centini, Jean-Laurent Csinidis, Alex C. Lo. Casa di produzione: Akanga Film Asia, Volos Films, Films de Force Majeure, Cinema Inutile

In Concorso all'81a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2024)

Interpreti e ruoli

Wu Chien-Ho (Junyang), Lee Kang-Sheng (Lao Wu), Anicca Panna (Peiying), Vera Chen (Shuping), Pete Teo (Agente Zheng), Xenia Tan (Ling Po)

Soggetto

Singapore, oggi. Una coppia di ventenni, genitori di una bambina di appena un anno, piomba nell’incubo della disperazione quando la loro figlia scompare. Non si sa se rapita o meno. Parallelamente alle indagini della polizia, i due iniziano a sospettare di un vicino di casa, un direttore di supermercato, che sembra seguirli in ogni luogo.…

Valutazione Pastorale

Classe 1985, il regista singaporiano Siew Hua Yeo partecipa in gara a Venezia81 con il thriller “Stranger Eyes. Sguardi nascosti”, una suggestione sulla società contemporanea minacciata da una tecnologia vorace e invasiva, che pedina il nostro quotidiano e mina la nostra privacy. Protagonisti Lee Kang-Sheng, Wu Chien-Ho, Anicca Panna e Vera Chen. La storia. Singapore, oggi. Una coppia di ventenni, genitori di una bambina di appena un anno, piomba nell’incubo della disperazione quando la loro figlia scompare. Non si sa se rapita o meno. Parallelamente alle indagini della polizia, i due iniziano a sospettare di un vicino di casa, un direttore di supermercato, che sembra seguirli in ogni luogo.…
"'Stranger Eyes' - ha raccontato il regista - riflette sull’interazione tra vedere ed essere visti. In un’epoca in cui il nostro senso di connessione attraverso il consumo visivo sembra al contempo illimitato e alienante, la consapevolezza di essere costantemente osservati, sia attraverso i social media sia come necessità etica di sicurezza, plasma le nostre identità come attraverso uno specchio, confusamente".
Siew Hua Yeo dirige un buon film che parte con il passo giusto, con una diffusa tensione da thriller-noir di matrice contemporanea. Chi ha rapito la bambina? È questa la domanda che il pubblico si pone nella prima parte del racconto; man mano, però, che il film si dipana subentrano altre suggestioni e linee narrative, che sovraccaricano il racconto al punto da farlo quasi deragliare. Si perdono, infatti, focus e tensione per tratteggiare un quadro sociale ambizioso, con soluzioni non adeguatamente credibili. L’idea di partenza e lo stile erano evidenti, ma lo svolgimento ne ha penalizzato la resa finale. Peccato. Complesso, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Per i temi affrontati, il film richiede un pubblico adulto.

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