SULLA SPIAGGIA E DI LA’ DAL MOLO

Valutazione
Accettabile, realistico
Tematica
Amicizia, Guerra, Letteratura, Malattia, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Giovanni Fago
Durata
142'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Italia
Distribuzione
European Academy
Soggetto e Sceneggiatura
Giovanni Fago, Massimo Felisatti, Luciana Catalani Giovanni Fago, liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Mario Tobino
Musiche
Pino Donaggio
Montaggio
Giancarlo Cersosimo

Orig.: Italia (1999) - Sogg.: Giovanni Fago, liberamente ispirato all'omonimo romanzo di Mario Tobino - Scenegg.: Giovanni Fago, Massimo Felisatti, Luciana Catalani - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Pontecorvo - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Giancarlo Cersosimo - Dur.: 142' - Produz.: C.E.P. in collaborazione con RAI.

Interpreti e ruoli

Lorenza Indovina (Nives), Stephane Freiss (Guido), Andrea Renzi (Andrea), Laurent Terzieff (professore), Eros Pagni (onorevole Bonturi), Omero Antonutti (Ciro Barsanti 'Eolo'), Sergio Forconi (Celli), Patrizia Vassalle (Giovanna), Melissa Bertolucci (Nives piccola), Ludovica Modugno (la Pivot)

Soggetto

Viareggio 1983. Mentre assiste ai funerali del vecchio amico Guido, morto in Inghilterra dove viveva da anni, Andrea, psichiatra e scrittore, torna con il ricordo all'estate del 1944, poco prima della ritirata nazista dalla Toscana. Guido, fascista, era stato catturato dai partigiani e condannato a morte. Andrea, militante nell'antifascismo, lo aveva visto e trovato in pessime condizioni psichiche e fisiche. Fattoselo consegnare, aveva cominciato con lui una sorta di terapia della memoria per farlo tornare alla ragione. Ecco allora snodarsi il racconto della loro adolescenza negli anni Venti tra giochi e avventure. Poi la tre giorni della rivoluzione viareggina, la scoperta del cinema, le amicizie: tra queste, Nives, amata in segreto da Andrea ma innamorata di Guido di cui diventerà moglie, pur restando affettuosa amica di Andrea. Tra speranze e delusioni, Guido esce dal tunnel della follia, diventa compositore e pianista e, all'arrivo degli alleati, Andrea riesce a far scappare lui e Nives verso l'Inghilterra. Non si rivedranno per trenta anni. Andrea, diventato famoso scrittore, ritrova l'amico nel 1976, quando vince il Premio Viareggio. Con molto imbarazzo tra i due avviene una sorta di resa dei conti finale. Poi Guido torna a Londra. Andrea legge una lettera di Nives e li immagina entrambi allontanarsi.

Valutazione Pastorale

Il soggetto è ispirato all'omonimo romanzo di Mario Tobino, psichiatra e scrittore viareggino, il cui titolo più famoso è forse "Le libere donne di Magliano". Per Tobino il passaggio alla pagina scritta diventò naturale, nel momento in cui la scienza mostrava limiti non valicabili al cospetto degli abissi insondabili della natura umana. Il contatto quotidiano con il malato mentale si trasformò per lui in materia di riflessione e di meditazione sul Male nel mondo e nella Storia, senza mai tuttavia perdere di vista la speranza del prevalere del Bene e della ragione. Scrittore intimista e poco appariscente, Tobino non sembra risarcito dalla versione filmica di questo suo romanzo: troppo lungo, troppo condizionato dalla destinazione televisiva (142': due puntate di 71'), troppo di maniera. La regia di Fago non si solleva da un modesto calligrafismo, alcuni attori risultano poco convincenti e nell'insieme il film ha il fiato molto corto. Restano tuttavia palesi e evidenti i temi relativi alla malattia, alle battaglie civili, al ruolo della storia 'piccola' accanto a quella con la S maiuscola: detti con poca incisività ma positivi. Dal punto di vista pastorale, il film è dunque da valutare come accettabile, e realistico nella costruzione complessiva.
UTILIZZAZIONE: più che per la programmazione ordinaria, il film può adattarsi a proposte mirate, come occasione per parlare di storia italiana nel rapporto cinema/letteratura. Da vedere nella stessa ottica anche in caso di passaggi televisivi.

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