Il film è visibile su Netflix
Interpreti e ruoli
Elvira Camarrone (Sara), Christian Roberto (Lorenzo), Donatella Finocchiaro (Susanna), Sofia Migliara (Barbara), Vincenzo Amato (Antonio), Corrado Invernizzi (Boris), Manuela Ventura (Tuccia)
Soggetto
Palermo ai giorni nostri. Sara e Lorenzo si incontrano durante un corso estivo di vela dove lui è aiuto istruttore e lei un’allieva. S’innamorano e cominciano a frequentarsi. Sara, però, nasconde un doloroso segreto…
Valutazione Pastorale
Primo lungometraggio di Massimiliano Camaiti, dopo tre corti tra i quali “L’ape e il vento” del 2010 con cui ha vinto il Globo d’Oro -Premio speciale della giura, “Sulla stessa onda” è un melò disponibile dalla fine di marzo 2021 sulla piattaforma Netflix, un’opera che si inserisce nel filone tra romance adolescenziale e malattia come "Colpa delle stelle" ("The Fault in Our Stars", 2014) di Josh Boone o "Bianca come il latte, rossa come il sangue" (2013) di Giacomo Campiotti. Siamo a Palermo, alla fine dell’estate: Sara (Elvira Camarrone) e Lorenzo (Christian Roberto) sono due giovanissimi appassionati di mare e vela. Si conoscono a un corso e si sentono immediatamente attratti l’uno dall’altra. Comincia così una storia d’amore, che cresce piano piano, con tutte le incertezze e gli slanci dell’età, diventando sempre più coinvolgente e profonda. I genitori di Sara sono separati e lei vive con la madre (un’intensa Donatella Finocchiaro), mentre Lorenzo, che ha perduto la sua quando aveva solo due anni, vive con il padre e la sorella di lui. Sara nasconde un doloroso segreto: è affetta da distrofia muscolare e i sintomi della malattia cominciano a farsi sentire sempre più spesso, annunciando l’inizio di una aggravamento progressivo e, purtroppo, molto veloce. Quando Lorenzo lo scopre rimane sconcertato, ma, dopo il comprensibile smarrimento inziale, decide di continuare a credere nel loro amore, nella possibilità di essere liberi e aperti al futuro, per quanto breve possa rivelarsi. Va detto subito che “Sulla stessa onda” non è un film strappalacrime, non è questo il suo obiettivo: coinvolge, sì, emotivamente lo spettatore per traghettarlo, però, verso i lidi della tenerezza e dell’empatia. Sara è coraggiosa e indomita, cade, ma si rialza sempre con il sorriso. Ha paura, certo, ma non se ne lascia dominare. Non è sola, ha una famiglia (i genitori decidono di tornare a vivere insieme per starle vicino il più possibile) che, pur con le comprensibili apprensioni, la sostiene e la incoraggia; ha un’amica che le vuole bene senza compatirla e, soprattutto, ha Lorenzo. Il mare, il vento, i colori della Sicilia fanno da sfondo a questa storia drammatica, ma non disperata né disperante. Ben diretto e interpretato con misura e realismo il film “Sulla stessa onda” è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria ed è adatto a una visione familiare. In presenza di bambini e ragazzi è bene prevedere un adulto o un educatore che aiuti a elaborare il tema trattato.