Orig.: Gran Bretagna (2010) - Sogg.: tratto dalla graphic novel "Tamara Drewe" di Posy Simmonds - Scenegg.: Moira Buffini - Fotogr.(Scope/a colori): Ben Davis - Mus.: Alexandre Desplat - Montagg.: Mick Audsley - Dur.: 111' - Produz.: Alison Owen, Tracey Seaward, Paul Trijbitis.
Interpreti e ruoli
Gemma Arterton (Tamara Drewe), Roger Allam (Nicholas Hardiment), Bill Camp (Glen McCreavy), Dominic Cooper (Ben Sergeant), Luke Evans (Andy Cobb), Tamsin Greig (Beth Hardiment), Charlotte Christie (Casey Shaw), Jessica Barden (Jody Long), Josie Taylor (Zoe), Pippa Haywood (Tess), Bronagh Gallagher (Eustacia), Amanda Lawrence . (Mary)
Soggetto
Da piccola poco appariscente, Tamara Drewe é andata a Londra, si é rifatta il naso, è diventata giornalista con aspirazioni di scrittrice, torna ora nel paesino natio nel Dorset, con l'obiettivo, morta la mamma, di restaurare e vendere la casa dove hanno vissuto per tanti anni. La fattoria accanto a lei ospita romanzieri, saggisti o aspiranti tali, che vogliono lavorare nel silenzio della campagna. Tamara ritrova i proprietari, Beth e Nicholas, e fa conoscenza con gli altri. La sua presenza provoca un imprevisto rimescolamento di ruoli e situazioni. Tra i molti aspiranti a conquistarla, proprio Nicholas ottiene il successo, ma é una conquista che paga con la vita. Alla fine Tamara si riconcilia con un suo coetaneo che aveva conosciuto da ragazzina.
Valutazione Pastorale
E' un esempio di commedia, al cui interno si muovono e si scontrano le tante facce del 'genere'. Frears infatti é bravo a governare un copione che passa dal realistico al grottesco, dall'umoristico al cinico, per finire nel (melo)drammatico. L'unità di luogo (bello e ampio, a dire il vero) consente all'ex regista arrabbiato di spargere un corrosivo humour britannico sui prati di un territorio, dove tutto c'è tranne che la tanto sbandierata tranquillità. L'aggiunta del titolo italiano un po' banalizza un po' fotografa quello che succede. Tamara arriva a rompere gli equilibri e impone a tutti di fare i conti con se stessi, l'incapacità di creare, la rabbia di verificare il tempo che passa, la noia esistenziale delle due adolescenti che usano (male) il computer. Contando su un mestiere sicuro e disinvolto, Frears gioca sulle pulsioni della vitalità, della natura, del rapporto imprevisto. Riuscendo ad essere ammiccante e coinvolgente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per minori e piccoli. Stessa cura è da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD e di altri supporti tecnici.