Orig.: Italia (2009) - Sogg. e scenegg.: Ermanno Olmi da un' idea di Carlo Petrini - Fotogr.(Normale/a colori): Mario Piavoli per "L'orto di Flora"; Fabio Olmi per "L'India di Vandana Shiva" di Maurizio Zaccaro - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Paolo Cottignola - Dur.: 78' - Produz.: Slow Food, Cineteca di Bologna, ITC Movie.
Interpreti e ruoli
Primo Gaburri . La voce narrante é di Omero Antonutti. (nel segmento "L'orto di Flora" di Franco Pivoli)
Soggetto
Alcune immagini degli incontri internazionali organizzati dal movimento "Slow Food" e svoltisi a Torino nel 2006 e nel 2008. La Banca Mondiale dei Semi creata nell'arcipelago ghiacciato delle Svalbard. La raccolta di riso nella fattoria di Vandana Shiva a Dehradun nell'India settentrionale. La casa-rudere a Quarto d'Altino, frazione di Roncade (Treviso) dove per 40 anni ha vissuto un contadino che non ha mai usato antiparassitari, aderendo al ciclo del passare delle stagioni. Testi e immagini tratti da "L'uomo senza desideri" di Ignazio Roiter e Fulvio Roiter.
Valutazione Pastorale
Nell'aprile 2007, alla c.s. di "Centochiodi", Ermanno Olmi disse che quello sarebbe stato il suo ultimo film di finzione, avendo la volontà di dedicarsi da lì in avanti ad un'attività documentaristica. Due anni dopo ecco "Terra madre", che ha come sottotitolo proprio 'un film documentario di Ermanno Olmi'. L'obiettivo è quello di tornare ad osservare da vicino, e senza mediazioni narrative, la terra come luogo di ricchezza per l'umanità, come fonte di sostentamento e di equilibrio, quindi come specchio della nostra capacità di costruirci il futuro o di andare verso la catastrofe. Queste sono le intenzioni, ma i risultati convincono solo a metà. Forse gioca un ruolo importante il fatto che il lavoro non nasce come iniziativa autonoma di Olmi ma come cornice al movimento Slow Food e alle sue iniziative di questi ultimi anni. Parlano gli 'esperti', parla un giovane che, a 15 anni, ha già le idee molto chiare, parlano tanti e dicono cose sulle quali non si può che concordare. Ma si parla troppo, e solo la parte finale, dove si lascia spazio ai semplici rumori della campagna, si apre a qualche sprazzo di quella poesia, di quello stupore per il mistero della natura che appartengono al migliore Olmi. L'operazione resta comunque aderente a forti motivazioni civili e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive, anche a livello scolastico e didattico.