Orig.: Stati Uniti (2004) - Sogg.: John Irving dal proprio romanzo "Vedova per un anno" - Scenegg.: Tod Williams - Fotogr.(Scope/a colori): Terry Stacey - Mus.: Marcelo Zarvos - Montagg.: Affonso Goncalves - Dur.: 111' - Produz.: Anne Carey, Michael Corrente, Ted Hope - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Jeff Bridges (Ted Cole), Kim Basinger (Marion Cole), Elle Fanning (Ruth Cole), Jon Foster (Eddie O'Hare), Bijou Phillips (Alice), Mimi Rogers (Evelyn Vaughn), Louis Arcella (Eduardo Gomez), John Rothman (Minty O'Hare), Harvey Loomis (dott. Loomis), Tod Harrison Williams (Thomas Cole), Carter Williams (Timothy Cole), Leanna Croom . (Gloria Mountsier)
Soggetto
La vita dei coniugi Ted e Marion Cole non é più la stessa dopo il tragico incidente stradale in cui sono morti i loro figli maschi, Thomas e Timothy, 17 e 15 anni. C'è la piccola Ruth, ultima arrivata, a cercare di strappare un sorriso ai genitori. Ted, autore affermato di favole per bambini ma anche dedito a disegnare nudi di donna, accoglie in casa per l'estate il giovane Eddie, che vuole imparare i rudimenti della scrittura. Da adolescente nella fase delle scoperte, Eddie appena vede il volto bello e triste di Marion se ne innamora. La donna lo ricambia e tra i due prende il via una relazione che crea non pochi imbarazzi. Il passato però continua ad incombere sulla casa. Afflitta dal senso di colpa, Marion finisce per allontanarsi. Ted racconta finalmente a Eddie come si sono svolti i fatti in quel terribile giorno, quindi lo invita ad andare via. Rimasto solo, Ted va nella stanza dello squash, apre la porta nel pavimento e vi entra.
Valutazione Pastorale
Ispirandosi al romanzo "Vedova per un anno" di John Irvin, il copione diventa la cronaca di un lutto atroce non elaborato. Lo si potrebbe definire il dolore 'insopportabile' quello che cala su Ted e Marion e che lui cerca di respingere calandosi nel lavoro creativo; lei concedendosi ad un giovane quasi coetaneo dei suoi figli come reazione isterica all'impossibilità di tornare indietro. La piccola Ruth, testimone ingenua e inconsapevole, fa domande grosse con leggerezza (cos'é la morte?) e ottiene risposte incomplete. Il dolente ventaglio di tristezza non si scioglie, bisogna allontanarsi, far passare del tempo. E' vero che la disperazione appare come la vera protagonista, che certi atteggiamenti sopra le righe mostrano scabrosità non del tutto (o non sempre) necessarie, che sembra esclusa dai personaggi la capacità di accostarsi a dimensioni interiori più profonde; pur tuttavia il percorso narrativo é modellato con grande senso delle atmosfere, e si avverte la capacità di porvare a descrivere in immagini quell'eclisse dei sentimenti che la pagina scritta ha più agio nell'affrontare. Nell'insieme dunque, tra aspetti interessanti e passaggi decisamente squilibrati, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, e certamente segnato da ambiguità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo ben presente il divieto ai minori di 14 anni. Attenzione é da tenere anche per occasioni successive e, soprattutto, in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.