Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: David Wechter & Bruce Kimmel - Scenegg.: Kevin Williamson - Fotogr.(Normale/a colori): Enrique Chediak - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Robert Rodriguez - Dur.: 90' - Produz.: Elzabeth Avellan, Robert Rodriguez.
Interpreti e ruoli
Clea Duvall (Starkey), Laura Harris (Marybeth), Salma Hayek (Harper), Famke Janssen (Burke), bebe Neuwirth (Drake), Jordana Brewster, Josh Hartnett, Piper Laurie, Robert Patrick, Elija Wood.
Soggetto
Nell'Ohio, al liceo Herrington, agli studenti Casey e Delilah, nascostisi all'improvviso in un armadio nella stanza di un professore, capita di assistere all'omicidio dell'infermiera Harper. Nei giorni successivi, vorrebbero denunciare il fatto, ma vedono la Harper camminare per la scuola, e restano senza parole. Quella che hanno visto era una bambola nel ripostiglio. I genitori mettono Casey in castigo: solo scuola, niente telefono, niente divertimenti. Ma lui riesce ad uscire, passando per il terrazzo, e fa un'altra, amara scoperta: "vede" professori che ormai non ci sono più. C'è un'ispezione degli armadietti, e Casey chiede aiuto all'amico Storkey. Ora Casey dice la propria sensazione: alcuni alieni si stanno preparando ad occupare la scuola. A smentire tutto arriva il prof Furlong, che però si rivela essere lui per primo un alieno. Casey e i suoi amici più vicini ora cercano di lasciare la scuola. Sono in sei e cominciano a litigare tra loro. Delilah è aliena e scappa. Anche Stan, MaryBeth e Storkey sono ormai alieni. Rimasto solo, dopo lunga lotta, Casey riesce ad eliminare il mostro che pilotava tutti gli alieni. Un mese dopo Casey è un eroe, e arriva la Tv ad intervistarlo.
Valutazione Pastorale
Ad una prima impressione la storia si pone all'interno del genere "alieno-horror", con tutto il contorno che é ben facile immaginare. Muovendosi poi con maggiore insistenza sul terreno studentesco e nel rapporto tra giovani e professori, qualche spunto che sa di rinvio, di rimando simbolico potrebbe essere captato all'interno dello svolgimento. La droga, che i ragazzi assumono, salva dal mostro; la droga come antidoto per ragazzi violenti e aggressivi; la droga vera non è quella che si assume ma quella meno palese indotta dai mass-media. Piccole, piccolissime metafore disseminate lungo un percorso che si muove tra serietà e sarcasmo. I destinatari sono soprattutto i giovani dei college americani, con le loro fobie, le illusioni, i sogni e un certo turpiloquio. Potrebbe essere così, ma potrebbe anche essere solo una compiaciuta esercitazione di stile. Per questo, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e sostanzialmente ambiguo.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si destina ad utilizzi mirati, sui temi del rapporto studenti/ professori. Attenzione è da tenere in caso di passaggi televisivi.