Orig.: Stati Uniti (2016) - Sogg. e scenegg.: Robert Siegel - Fotogr.(Scope/a colori): John Schwartzman - Mus.: Carter Burwell) - Montagg.: Robert Frazen - Dur.: 115' - Produz.: Aaron Ryder, Don Handfield.
Interpreti e ruoli
Michael Keaton (Ray Kroc), Nick Offerman (Dick McDonald), John Carroll Lynch (Mac McDonald), Laura Dern (Ethel Kroc), Linda Cardellini (Joan Smith), Patrick Wilson (Rollie Smith), B.J.Novak (Harry Sonneborn), Justin Randell Brooke . (Fred Turner)
Soggetto
Stati Uniti, 1954. In un Paese proiettato verso una forte espansione economica dopo i sacrifici della seconda guerra mondiale, Ray Krock, un uomo scaltro e di talento, ha l'intuizione di comprare il marchio dell'hamburger e di diffonderlo per tutta l'America...
Valutazione Pastorale
La storia è autentica. Ray Kroc è vivente, e all'inizio degli anni Cinquanta faceva il commesso viaggiatore per l'azienda Prince Castle, il cui prodotto di punta era rappresentato dal frullatore. La scintilla è scattata quando un ristorante di San Bernardino in California ha ordinato sei frullatori in un colpo solo. Incuriosito dalla insolita richiesta, Kroc si è recato sul posto per incontrare Dick e Mac McDonald, proprietari dell'omonimo chiosco di hamburger che aveva fatto lo strano ordinativo. Da qui nasce la cronaca (vera, appunto)delle iniziative messe in atto da Kroc, abile imprenditore, pronto a tutto per far prevalere il proprio business sulla incertezza e sulla ingenuità dei due fratelli, anche a costo di accettar scomodi compromessi. Tutto serve purchè ogni americano abbia la possibilità di mangiare in tempi brevi quel gustoso panino. Quello che è successo è noto a tutti: McDonald è diventata una catena di punti vendita che ha conquistato l'America e poi il resto del mondo. Dando il via ad un'impresa commerciale senza limiti e senza confini. Nel ritrarre questo personaggio, il regista ne ha fatto il prototipo dell'americano che fiuta l'affare e non lo molla fino a quando non ha stravinto. Emblema di un'America in profonda trasformazione rivolta a soddisfare i nuovi bisogni della classe media americana in cerca di evasione e di tempo libero. Il tono è graffiante e anche ironico, e offre l'esatta percezione di un uomo deciso a tutto, entusiasta e privo di scrupoli. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme realistico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come aderente e 'vero' delle molte luci e delle non poche ombre che hanno caratterizzato il 'sogno americano'.