THE HUNTED – LA PREDA

Valutazione
Inaccettabile, violento
Tematica
Guerra, Morte, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
William Friedkin
Durata
94'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The hunted
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Brian Tyler
Montaggio
Augie Hess

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: David Griffiths, Peter Griffiths, Art Monterastelli - Fotogr.(Normale/a colori): Caleb Deschanel - Mus.: Brian Tyler - Montagg.: Augie Hess - Dur.: 94' - Produz.: Ricardo Mestres, James Jacks, Art Monterastelli.

Interpreti e ruoli

Tommy Lee Jones (LT Bonham), Benicio Del Toro (Aaron Hallam), Connie Nielsen (Abby Durrell), Leslie Stefanson (Irene), John Finn (Ted Chenoweth), Jose Zuniga (Moret), Ron Canada (Van Zandt), Mark Pellegrino (Dale Hewitt)

Soggetto

A Silver Falls, nell'Oregon, il giovane Aaron, ex soldato reduce dalla guerra dei Balcani, si è dato alla macchia, uccidendo bracconieri e poliziotti. Quando viene catturato e portato a Portland, sul posto è presente anche L.T. Bonham, già addestratore dei Corpi Speciali americani e 'insegnante' a suo tempo anche di Aaron. Interviene la CIA e dice che il giovane per il mondo è morto e va portato via. Durante il trasferimento sul furgone, Aaron procura un incidente, scappa, va a trovare l'amata Irene, fugge di nuovo, si rifugia in un cantiere, uccide due poliziotti, si butta da un ponte, riesce a dileguarsi. L.T. però non si rassegna, nella foresta si trova meglio dell'ex allievo. Lo bracca, lo trova, lo elimina con un pugnale.

Valutazione Pastorale

Da sempre William Friedkin è regista che predilige le storie di violenza, civile, militare, ordinaria o da tempo di guerra. L'approccio è spesso quello della tragedia, inesorabile e ineluttabile. Così qui Aaron è il giovane che è stato addestrato per uccidere e ora, tornato dalla guerra, non sa fare altro: ma uccidere é peccato, bisogna fermarlo a tutti i costi. Per questo deve intervenire colui che gli ha insegnato a sparare e a scappare, l'unico autorizzato ad eliminarlo: Dio fece lo stesso chiedendo ad Abramo di uccidere suo figlio sulla Highway '61 (é un testo di Bob Dylan ricordato all'inizio del film). La tesi è pericolosa, la citazione quasi blasfema e del tutto inadeguata. L.T. non prova alcun rimorso per quello che fa, si atteggia anzi a giustiziere onnipotente, lasciando intendere che altri poveri disadattati dalle guerre subiranno (o hanno subito) lo stesso trattamento. Il copione non riflette mai sugli effetti dannosi dell'educazione alla guerra, anzi si sofferma a lungo sulle pratiche di istruzione, dandone conto in toni di spettacolo e di divertimento. Se poteva essere interessante indagare le conseguenze della guerra sui caratteri fragili, il racconto ignora questa strada, a vantaggio di uno scontro bestiale all'insegna della eliminazione fisica dell'altro come unica via per risolvere il problema. Tesi e proponimenti decisamente da respingere in un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile, e violento in modi gratuiti e compiaciuti.
UTILIZZAZIONE: l'utilizzazione é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre circostanze. Essendo il film ammesso per tutti, molta attenzione è da tenere per i minori in previsione dei passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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