Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg.: tratto dal racconto "La nebbia" di Stephen King - Scenegg.: Frank Darabont - Fotogr.(Normale/a colori): Rohn Schmidt - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Hunter M. Via - Dur.: 120' - Produz.: Frank Darabont, Liz Glotzer.
Interpreti e ruoli
Thomas Jane (David Drayton), Marcia Gay Harden (sig.na Carmody), Andre Braugher (Brent Norton), Laurie Holden (Amanda Dumfries), Toby Jones (Ollie Weeks), Jeff Demunn (Dan Miller), Frances Sternhagen (Irene Reppler), William Sadler (Jim), Nathan Gamble . (Billy Drayton), Alexa Davalos (Sally), Sam Witwer (Jessup), Chris Owen (Norm), Robert Treveiler (Bud Brown), David Jensen . (Myron)
Soggetto
David e il suo figlioletto Billy fanno parte di un numeroso gruppo di abitanti di una cittadina, intrappolati in un supermercato intorno al quale si sviluppa una strana nebbia fitta e insistente. Dentro la nebbia si muovono alcune creature spaventose e letali. Organizzare una difesa diventa ben presto difficilissimo. C'è chi si rassegna e aspetta la fine, chi predica l'arrivo di una punizione divina, chi si lascia andare alla paura. David e pochi altri cercano di mantenere la calma e di riflettere. Ma, una volta uscito e salito con Billy e altre tre persone sulla macchina, David si sente perso. Disperato, spara ai quattro che sono con lui. Quando tocca a se stesso, la nebbia comincia a diradarsi, e appaiono alcuni mezzi dell'esercito. Il pericolo della nube tossica è finito.
Valutazione Pastorale
"La nebbia" fu scritto nell'estate del 1976 per un'antologia di racconti inediti. "Ho amato 'The Mist' da quando l'ho letto nel 1980 - dice Darabont il cui rapporto con King si è consolidato attraverso 'Le ali della libertà' (1994) e ' Il miglio verde' (1999)- Le regole vengono sovvertite, la superstizione prende il posto della ragione e il panico prende il posto del pensiero...la vera minaccia si dimostra essere non quella che c'è fuori, ma il terrore interno ad essa connesso (...). Ne deriva un horror un po' fantastico, di quelli di 'genere', anni '50, con un'unico ambiente e mostri enormi che si vedono e non si vedono. Darabont riduce all'essenziale il racconto: tutto si concentra sullo scontro tra ragione e fanatismo, con qualche battuta sopra le righe ma con grande efficacia drammatica. Quella che incombe, e che arriva puntuale, è la beffa, la constatazione che la mente si inventa quello che non c'é, che siamo deboli e poco inclini a controllare noi stessi. Il supermercato (il centro commerciale) é il luogo del conflitto permanente, arena implacabile di una lotta più immaginata che reale ma ugualmente spietata. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e segnato da giustificate crudezze.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori o spettatori meno avvertiti. Da recuperare nell'ambito della non piccola serie di film tratti da Stephen King. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.