THE PATRIOT

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Ecologia, Famiglia - genitori figli, Politica-Società
Genere
Avventuroso
Regia
Dean Semler
Durata
90'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The patriot
Distribuzione
CDI - Buena Vista International Italia
Musiche
Steve Edwards
Montaggio
Derek G.Brechin

Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg. e scenegg.: M.Sussman e John Kingswell - Fotogr.(Scope/a colori): Stephen F.Windon - Mus.: Steve Edwards - Montagg.: Derek G.Brechin - Dur.: 90' - Produz.: Patrick Choi e Nile Niami.

Interpreti e ruoli

Steven Seagal (Wesley McClaren), L.Q.Jones (Franck), Camille Belle (Holly), Gailard Sartain (Floyd Chisolm), Whitney Yellow Robe (Ann), Silas Weir Mitchell (Pogue), Dan Beene . (Richard Bach)

Soggetto

Nella cittadina di Ennis, nel Montana, é scoppiata un'epidemia causata da un virus orribile di cui non si riesce a trovare l'antidoto. A fronteggiarsi ci sono il dott. Wesley McLaren, che vive con al figlia Holly di otto anni (la madre é morta), e Floyd Chisolm, un duro a capo della milizia locale, che addossa al governo la responsabilità del virus. Wesley e Floyd parlano a lungo, e Floyd dice che gli uomini della milizia sono gli unici veri patrioti in grado di portare la sicurezza. Wes rivela di aver trovato la cura contro il virus, tramortisce Floyd e fugge con Holly. Mentre si allontana dalla città, Wesley é preso da convulsioni e sviene. Disperata, Holly corre al fiume, raccoglie fiori bianchi e rossi e, dopo aver preparato l'infuso, forza il padre a berlo. Wesley si riprende e comunica via radio la cura ai militari. Poco dopo arriva la squadra speciale antirischio biologico e comincia a raccogliere i fiori. Wesley e Holly tornano verso la città, insieme ad Ann, la ragazza indiana che aveva rivelato la ricetta dei fiori, e a suo nonno. Ann corre incontro a Wesley e finalmente lo abbraccia sotto una nevicata di fiori rossi e bianchi che ricoprono tutte le strade.

Valutazione Pastorale

Si potrebbe convenire sul fatto che la storia assume come sfondo alcuni dati e alcune situazioni di tono realistico della vita americana: la campagna, per esempio, ossia quei vasti territori estremamente lontani dalle metropoli dove con più frequenza si annidano gruppi, società, che si richiamano al cosiddetto 'spirito americano', a quella sorta di 'purezza' che si vuole preservare da contaminazioni esterne. C'è poi il capitolo riguardante le armi chimiche e gli esperimenti condotti dagli enti statali in segreto e con margini di rischio per gli abitanti. Qualche tema interessante dunque c'era, ma tutto diventa un puro pretesto per una storia che rimane al livello del genere 'avventuroso', e niente più. Azione, inseguimenti, movimenti vari sono al servizio del protagonista Steven Seagal che al di là di una bella dinamicità da atleta proprio non può andare. Avendo comunque un buon ritmo e qualche passaggio un po' fuori misura, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, evidenziando le non poche crudezze presenti nel corso del racconto. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. La stessa cautela é da osservare in occasione di passaggi televisivi casalinghi.

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