Orig.: Francia (2014) - Sogg. e scenegg.: Michel Hazanavicius ispirati al film "Odissea tragica" di Fred Zinneman, 1948 - Fotogr.(Scope/a colori): Guillaume Schiffman - Mus.: Raphael Hamburger (supervisore alle musiche) - Montagg.: Anne Sophie Bion, Michel Hazanavicisu - Dur.: 140' - Produz.: Thomas Langmann, Michel Hazanavicius.
Interpreti e ruoli
Berenice Bejo (Carole), Annette Bening (Helen), Maxim Emelianov (Kolia), Abdul Khalim Mamatsuiev (Hadji), Zukhra Duishvili (Raissa), Lela Bagakashvili (Elina), Yuriy Tsurilo (il colonnello), Anton Dolgov (Pocket), Mamuka Matchitidze (il padre), Rusudan Pareulidze . (la madre)
Soggetto
1999, seconda guerra in Cecenia. Fuggendo dal proprio villaggio, dove i genitori sono stati massacrati, Hadji, un ragazzino, si unisce alla massa di disperati. Porta con sé il fratellino minore, che cerca di lasciare fuori di qualche abitazione. Incontra Carole, una funzionaria dell'Unione Europea, che lo accoglie in casa e lo riporta alla vita. Intanto Raissa, la sorella maggiore, lo cerca tra i civili in fuga. Sulla linea del fronte c'è Kolia, giovane russo di 20 anni, che si è appena arruolato nell'esercito, viene sottoposto ad ogni brutalità dal generale e dai commilitoni e impara ad adattarsi alla triste quotidianità della guerra.
Valutazione Pastorale
Dicendo che l'idea è ispirata al film "Odissea tagica" (The Search), 1948 di Fred Zinnemann, forse non si passa una informazione utile perché si tratta di un titolo certo poco visto. Il senso forte è forse nel passaggio (brusco, repentino accidentato) che Hazanavicius opera, passando dagli Oscar pieni di poesia di "The Artist" ad una vicenda del tutto diversa. Ci vogliono coraggio, senso del rischio, capacità di superare i limiti del prevedibile. Le piccole vicende vivono sia autonome sia collegate in un'ottica simbolica che richiama il significato metastorico della guerra. Dopo essere arrivato a 150' di girato, il regista ha scelto di tagliare, di rendere il racconto più scorrevole e agevole. Il risultato è quello di un affresco disorganico e zoppicante, e tuttavia capace di trasmettere il brivido storico ed esistenziale di situazioni autentiche e al limite della follia. Uno sguardo obliquo e frammentario tuttavia da vedere con molto coinvolgimento. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, meglio, in situazioni mirate come occasione per avviare una riflessione sul conflitto ceceno, talvolta di inaudita crudeltà eppure passato spesso ni silenzio. Attenzione da tenere per minori in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.