Orig.: Stati Uniti (2012) - Sogg.: tratto dall'articolo "On Seeking Sex Surrogate" del giornalista e poeta Mark O'Brien apparso su "The Sun" del maggio 1990 - Scenegg.: Ben Levin - Fotogr.(Panoramica/a colori): Geoffrey Simpson - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Lisa Bromwell - Dur.: 95' - Produz.: Judi Levine, Stephen Nemeth, Ben Levin.
Interpreti e ruoli
John Hawkes (Mark O'Brien), Helen Hunt (Cheryl Cohen Greene), William H.Macy (padre Brendan), Moon Bloodgood (Vera), Annika Marks (Amanda), Rhea Perlman (Mikvah Lady), Robin Weigert (Susan), Blake Lindsey (dott.ssa Laura White), Ming Lo (impiegato al motel), Jennifer Kumiyama (Carmen), Rusty Schwimmer (Joan)
Soggetto
Poeta e giornalista,il 38enne Mark O'Brien ha passato quasi tutta la vita in un polmone d'acciaio. Abbastanza sereno per quanto riguarda la propria quotidianità, avverteb ormai molto orte il desiderio di perdere la verginità. Con misura circospezione, aiutato anche da un amico sacedrote, entra in contatto con Cheryl, terapista del sesso. La donna, di età matura, sposata con un figlio, programma con Mark una serie di incontri terapeutici, che con gradualità rendono l'uomo capace di provare quelle emozioni finora mai sperimentate. Di carattere sensibile, Mark finisce per affezionarsi alla donna e a dichiararsene innamorato. Quando muore, anche Cheryl è presa al funerale da un momento di forte commozione.
Valutazione Pastorale
I protagonisti sono autentici, e la storia ha i giusti contorni di cronaca. Il tema è veramente delicato, probabilmente difficile da affrontare se non nell'ottica di alcune, inevitabili concessioni al 'far vedere' che rischiano lo sconfinamento nel repulsivo, nello sgradevole, nel pruriginoso. Siamo negli anni '80 e in quella cornice va inquadrato il racconto, anche per quanto riguarda approcci medici, psicologici, terapeutici, solidali. Certi passaggi sono scabrosi, spiazzanti, forse un po' faciloni e giocati sull'ironia come antidoto alla tensione. Passaggi irrisolti ma all'interno di un prodotto che va salutato come coraggioso, cronaca attraverso il dolore di un viaggio verso l'amore: una sensazione che allontana quella della morbosità e del compiacimento. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazioe ordinaria pur tenendo presente il difficile procedere del copione, soprattutto per alcune immagini di taglio molto diretto. Meglio sarebbe riservarlo per occasioni mirate per avviare riflessioni sul tema centrale, anche con il supporto di contributi di differente provenienza. Naturalmente molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.