Presentato alla 15a Festa del Cinema di Roma (2020)
Interpreti e ruoli
Adamo Dionisi (Adamo), Clotilde Hesme (Isabel), Adam Amara (Eden), Djemel Barek (padre di Eden), Jan Hammenecker. (Thierry), Mostafa Benkerroum (Youssef)
Soggetto
Bruxelles oggi, due ragazzi islamici, Abdel ed Eden, fanno fuoco all’impazzata in un liceo. Il primo dei due si fa esplodere, mentre il secondo rimane ferito; messo in salvo, Eden viene caricato in ambulanza dai paramedici Isabel e Adamo. Nel viaggio verso l’ospedale il ragazzo riprende conoscenza e minaccia i due soccorritori...
Valutazione Pastorale
In tempo di pandemia, in lotta con un nemico invisibile, tornare a parlare di emergenza terroristica disorienta non poco, perché forse si è suggestionati e confusi da questo allarme senza tregua che dura ormai da quasi un anno. Invece il pericolo terrorismo rimane un nodo scoperto nella nostra società, richiamando proprio gli ultimi avvenimenti in Francia dello scorso settembre. E proprio pensando alla Francia, ai dolorosi fatti del 2015, il regista Alessandro Tonda ha concepito – insieme al co-sceneggiatore Davide Orsini – l’idea del suo primo lungometraggio, “The Shift”, realizzato in un importante progetto di coproduzione tra Italia e Belgio. La storia di “The Shift” in breve: Bruxelles oggi, è mattina presto e molti liceali stanno entrando a scuola; nell’atrio due ragazzi islamici, Abdel ed Eden, fanno fuoco all’impazzata. Il primo dei due si fa esplodere, mentre il secondo rimane ferito; messo in salvo, Eden (Adam Amara) viene caricato in ambulanza dai paramedici Isabel (Clotilde Hesme) e Adamo (Adamo Dionisi). Nel viaggio verso l’ospedale il ragazzo riprende conoscenza e minaccia i due soccorritori con l’esplosivo che porta ancora legato al petto. L’abitacolo dell’ambulanza diventa così terreno di scontro in cerca di dialogo e forse salvezza. È un thriller serrato, claustrofobico, “The Shift”, che fotografa con grande realismo la tensione di costante pericolo che serpeggia in Europa, esposta all’azione isolata di terroristi senza scrupoli. Nell’abitacolo dell’ambulanza si consuma uno scontro di civiltà, tra chi vive una felice e riuscita esperienza di integrazione come i due paramedici – Isabel è belga, sposata con un tunisino, mentre Adamo è un italiano residente da molti anni a Bruxelles –, e chi come l’adolescente Eden, senza amici e supporti, scivola tra le maglie del terrorismo raggirato da adulti senza scrupoli. Oltre a spingere sulla linea action-thriller, Tonda mette in campo anche un riuscito approfondimento sulla figura del giovane terrorista: il regista si tiene lontano infatti dalla facile logica bianco-nero, buoni-cattivi, bensì ci aiuta a comprendere chi sia veramente Eden e come sia deragliato nella violenza. A ben vedere, il ragazzo non è cresciuto nell’odio, perché la sua famiglia appare semplice e onesta; Eden è stato solamente troppo fragile e isolato, facendosi preda facile della seduzione del male. Guardando apertamente a film di tensione come “United93”, “Captain Phillips” e “Lebanon”, Alessandro Tonda realizza un’opera convincente, con una sua identità precisa. La narrazione si mantiene in tutti gli 80 minuti ben fluida e compatta; risulta forse meno centrata nell’epilogo, risolto con troppa fretta, probabilmente per mantenere alto il livello di incisività. Dal punto di vista pastorale il film “The Shift” è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito, mettendo in campo temi urgenti e complessi come le derive terroristiche nella società europea, l'emergenza educativa, il rapporto genitori-figli come pure il ruolo della scuola.