THE SKELETON KEY

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Movimenti e sette
Genere
Thriller
Regia
Iain Softley
Durata
101'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
The Skeleton Key
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Edward Shearmur
Montaggio
Joe Hutshing

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Ehren Kruger - Fotogr.(Scope/a colori): Dan Mindel - Mus.: Edward Shearmur - Montagg.: Joe Hutshing - Dur.: 101' - Produz.: Daniel Bobker, Iain Softley, Michael Shamberg, Stacey Sher.

Interpreti e ruoli

Kate Hudson (Caroline), Gena Rowlands (Violet), Peter Sarsgaard (Luke), John Hurt (Ben), Joy Bryant . (Jill)

Soggetto

Intenzionata a diventare infermiera professionista, la giovane Caroline accetta un incarico che prevede di assistere a domicilio l'anziano proprietario di una residenza isolata, immersa in una piantagione a un'ora di macchina da New Orleans. Colpito da ictus, Ben vive accanto alla devota moglie Violet. Per facilitare gli spostamenti nella grande casa, Violet consegna a Caroline un passe-partout, una chiave universale che apre tutte le porte, compresa quella di una stanza nascosta da una libreria in fondo alla soffitta. Qui Caroline scopre una curiosa mescolanza di reperti di ogni genere: oggetti che sembrano alludere alle pratiche di una strana magia, una ritualità popolare che contrasta con il senso pratico della ragazza. Addentrandosi in questi misteri, Caroline però ne viene a poco a poco conquistata. E, diventando la padrona della villa, si troverà a custodirne a sua volta i segreti.

Valutazione Pastorale

Il delta della Louisiana, con contorno di alberi, paludi e nebbie é da sempre luogo cinematografico legato a misteri di vario tipo. Qui la storia si orienta sul versante delle pratiche mistiche e sulle sontuose cerimonie officiate da molte famiglie di alto lignaggio. Il contrasto é, naturalmente, tra i bianchi che gestiscono la ricchezza, e i neri che subiscono prepotenze: per cui praticare riti che sconfinano nella stregoneria diventa una forma anche di difesa per i subalterni. Partito con molte ambizioni di ritrarre una sorta di 'mondo a parte' nascosto e introvabile, e sicuramente diretto con buon ritmo e credibile suspence, il film lentamente si incaglia su toni ripetitivi, e si adagia nei limiti del prodotto di 'genere', del thriller con sfumature soprannaturali. A lasciare qualche perplessità é anche il finale, che predilige la soluzione di far prevalere l'influsso della magia piuttosto che denunciarne i guasti. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, e con qualche ambiguità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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