Sogg.: Ispirato alla favola di Hans Christian Andersen - Scenegg.: Don Bluth - Fotogr.: (panoramica/a colori) Barry Atkinson - Mus.: William Ross, Barry Manilow - Montagg.: Thomas V. Moss - Dur: 87' - Produz.: Don Bluth, Gary Goldman, John Pomeroy
Soggetto
senza figli, una donna si rivolge ad una strega che le dona un magico chicco d'orzo, che produce un fiore da cui esce una minuscola ragazza, alta quanto un pollice: Pollicina. Sentendola cantare, il principe delle fate, Cornelius, di eguale taglia, ma dotato di alucce trasparenti, se ne invaghisce, la porta a spasso sulla sua ape, e promette di presentarla ai genitori. Ma la fanciulla viene rapita da una famiglia di rospi-cantanti, "Los Sapos de Espana", la cui madre-soubrette, Ranoquita, attratta dalla splendida voce di Pollicina, fa balenare il miraggio del successo, che però la piccola rifiuta quando El Rambito, il maggiore dei tre figli, vuole sposarla. Salvata da Jacomo, un simpatico rondone, si mette in cerca dell'amato, ed incontra solerti e amichevoli bruchi, uno scarafaggio-dongiovanni, Porfirio, che la invita al ballo delle Blatte, ed i rigori dell'inverno, che la costringono a rifugiarsi in una scarpa. Ma una topina, Zia Carolina, la ospita al calduccio sottoterra e combina per lei, visto che il principe, congelato dal freddo, è dato per morto, un matrimonio col ricco ed anziano signor Talpon. Ma i bruchini scongelano Cornelius, che compare alle nozze e dopo aver sgominato El Rambito, sopraggiunto grazie alla complicità, ottenuta sequestrandogli le ali, di Porfirio, sposa con una sontuosa cerimonia, tra il giubilo generale, l'amata Pollicina.
Valutazione Pastorale
l'irlandese Don Bluth con il ricorso a tecniche tradizionali nel design, con colori, fondali, interni e scene naturali di straordinaria bellezza, unite all'uso del computer ottiene su questo solido e suggestivo sfondo effetti tridimensionali che conferiscono all'azione ed al paesaggio un realismo altrimenti impensabile. Altro pregio del film, anch'esso una costante nella produzione di questo autore, è quello di curare la colonna sonora e la qualità delle canzoni, cui la voce limpida di Marjorie Biondo conferisce notevole suggestione. La disinvoltura gestuale di Pollicina, il linguaggio, la modernizzazione di certe situazioni, come la famiglia dei rospi girovaghi, o il balletto rock delle Blatte, se attualizzano il messaggio, rendendolo certamente più adatto ad un pubblico il più eterogeneo possibile, costituiscono una nuova frontiera dell'immagine animata, certo stimolante ed interessante, ma che non eguaglia il fascino dei capolavori dell'animazione della vecchia generazione. Pastoralmente non ci sono dubbi a consigliare alle famiglie un film assolutamente accettabile.