Orig.: Venezuela/Messico (2015) - Sogg.: tratto dal racconto di Gullermo Arriaga, Lorenzo Vigas - Scenegg.: Lorenzo Vigas - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Iaabela Monteiro de Castro - Dur.: 93' - Produz.: Rodolfo Cova, Guillermo Arriaga, Micehl Franco, Lorenzo Vigas - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI - 72^ MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2015, IN CONCORSO,LEONE D'ORO.
Interpreti e ruoli
Alfredo Castro (Armando), Luis Silva (Elder), Jericò Montilla (Ameila), Catherina Cardozo (Maria), Marcos Moreno (Manuel), Jorge Luis Bosque (Fernando), Felipe Massiani (Javier Marcano), Auffer Camacho . (Mermelada)
Soggetto
A Caracas, oggi. Armando, uomo maturo, avvicina giovani alla fermata degli autobus, li convince con soldi a seguirlo a casa e qui li guarda spogliarsi. Un giorno Armando avvicina Elder, ragazzo ribelle e violento. Alla fine del loro incontro, Elder ha una reazione violenta, e colpisce Armando con un oggetto di casa. Sia pure ferito e malconcio, Armando, che lavora in un laboratorio di protesi dentarie, torna in seguito a cercare la compagnie di Elder e tra i due si sviluppa una inaspettata confidenza. Ben presto tra Armando e Elder emerge qualcosa che li tiene legati...
Valutazione Pastorale
Da esordiente, Vigas costruisce una cornice rigorosa e robusta della Caracas contemporanea, metropoli disorientata e sfilacciata poco frequentata dal cinema attuale e come tale ritratto di carenze, utopie, sogni, rabbia dell'oggi disamorato e incongruo. Il desiderio incombe su Armando, protagonista diviso tra l'attrazione per giovani di strada e un segreto difficile da esternare. Il desiderio muove la vicenda, codifica le cose da fare, fino alla menzogna e all'inganno. Armando è forse un uomo senza qualità, va detto che il soggetto non sempre centra chiarezza e linearità. Ma l'atmosfera cresce nella tensione, nella capacità di scavare dentro emozioni e sconvenienze. Vigas mette in campo uno sguardo aspro, ruvido, risentito, diviso tra rancore e ambiguità. Le sequenze degli incontri tra Armando e i suoi 'compagni' (la seconda soprattutto), toccano un 'realismo a dire il vero non sempre necessario e quindi scostante. Ma il finale lascia la sensazione di avere aperto una finestra su un mondo desolato e rancoroso, duro e privo di riscatto. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, segnato da scabrosità e tuttavia adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, per un pubblico adulto e in grado di aderire ad un proposta intensa e dai risvolti drammatici tra realismo e metafora. Il divieto ai 14 anni impone attenzione anche in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.