Orig.: Italia (2012) - Sogg.: Lorenzo Cairoli - Scenegg.: Luca D'Alisera, Ludovica Rampoldi, Massimo Guglielmo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Giovanni Fiore Coltellacci - Mus.: Adriano De Santis - Montagg.: Roberto Perpignani - Dur.: 105' - Produz.: Giancarlo Giannini, Luca D'Alisera, Carlo Liconti, Mario Squillante per Magalì Production, Dean Film, RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Giancarlo Giannini (Nikita), F. Murray Abraham (Braque), Silvia De Santis (Helena), Jeffrey R. Smith (Harvey), Jonathan Malen . (Frankie), Andreas Schwaiger (Alvin Bruegel), A. Frank Ruffo (Di Salvo), Mary Asiride (ines), Jeffrey Knight (Amos), Hume Baugh . (Carmelo)
Soggetto
Nikita è un uomo di età matura arrivato in Canada in fuga dalle conseguenze di un incidente d'auto che lo aveva visto coinvolto in Italia. Conosce casualmente Braque, uno strano personaggio che lo invita ad un tavolo da poker, lo iduce a perdere una forte somma e, ricattandolo, lo costringe a partecipare ad un gioco estremo: lui deve scappare e nascondersi mentre alcuni paganti cercano di eliminarlo entro un tempo stabilito. Nella vita Nikita lavora in una ditta di pompe funebri e frequenta molti funerali. Conosce Helena, donna misteriosa e a lei, dopo qualche tempo rivolge la frase del titolo. Tra Nikita, Braque e Helene scatta un serie di azioni, reazioni, equivoci. Difficile dipanare la matassa. Nikita resta imbrigliato nella trappola ordita da Braque e Helene, e paga con la vita.
Valutazione Pastorale
Attore dalla lunga, corposa carriera a partire dalla metà dgli anni Sessanta, Giancarlo Giannini ha esordito in regia con "Ternosecco" nel 1987. Torna ora dietro la m.d.p. dopo 25 anni, con questo prodotto, a dire il vero poco chiaro. Di quale film si tratta? Un drammatico, un thriller metafisico, un trattato di filosofia esistenziale? Nel doppio ruolo, il Giannini attore conferisce a Nikita un volto minimamente credibile. E' il Giannini regista a restare impantanato in uno sviluppo narrativo vago e indistinto. Il ricorso a molte citazioni di storia del cinema (da lui stesso dichiarato) farebbe pensare ad un puzzle espressivo libero e disarticolato, ma non aiuta a dare un'identità all'operazione. Prevale un manierismo di fondo, che appesantisce il copione e rende alquanto approssimativi gli accenni a riferimenti vagamente spirituali. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile ma insieme segnato da superficialità.
Utilizzazione
Il film puà essere utilizzato in programmazione ordinaria come proposta di prodotto italiano alquanto insolito e particolare. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista anche di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.
